Clamoroso forfait di una Model S “in prova” per sei mesi al Dipartimento di Fremont: ha dovuto rinunciare alla “caccia”, e il sospettato è fuggito.
Uno dei timori collegati all’auto elettrica è l’eventualità di rimanere “in panne” per esaurimento dell’energia. D’accordo: ci sono i sistemi di controllo della carica residua che permettono di sapere con ragionevole anticipo quanta strada si potrà ancora percorrere; e, collegati con il proprio smartphone, i servizi multimediali che consentono di conoscere l’esatta ubicazione degli “hub” ai quali effettuare un “pieno” di energia. Il discorso si fa un pelo differente quando l’auto elettrica in questione è in uso alla Polizia. Che fare se, all’improvviso, la batteria lascia l’autista ed il capopattuglia improvvisamente impossibilitati ad intervenire?
L’inseguimento sfumato
È, detta “alla semplice”, quanto avvenuto nelle scorse ore ad una delle Tesla Model S recentemente acquisite dal Dipartimento di Polizia di Fremont (California; incidentalmente, la località della “Bay Area” in cui ha sede la Tesla Factory, da dove escono la stessa lineup di Model S, così come Model X e la nuova Model 3), rimasta all’improvviso “a secco” mentre – come riportato da una news CNN – aveva appena iniziato un inseguimento.
La vettura – nella fattispecie, una Model S85 prodotta nel 2014 e dotata della classica livrea in nero e bianco e degli equipaggiamenti regolamentari – ha infatti costretto l’equipaggio in quel momento in servizio a dichiarare “forfait” proprio durante uno dei momenti peggiori nei quali… dovere ritirarsi: durante un inseguimento.
Energia per soltanto sei miglia: addio, sospettato
Nel dettaglio, indicano le notizie “catturate” dalla Rete che si riferiscono a quanto dichiarato da Geneva Bosques, portavoce del Dipartimento di Polizia di Fremont, l’agente che si trovava alla guida della Tesla Model S era impegnato ad inseguire un sospettato, al quale la Polizia dava la caccia in quanto ricercato per un crimine avvenuto a Santa Clara. L’autista avrebbe soltanto avuto il tempo di confermare il numero di targa dell’auto sospetta; iniziato l’inseguimento, egli avrebbe tuttavia informato la centrale, via radio, in merito alle proprie difficoltà; le quali, nello specifico, rivelavano un livello di batteria eccessivamente basso (energia sufficiente per appena sei miglia). Altre unità, già avvertite, si erano intanto mosse – con l’aiuto della California State Highway Patrol – per intercettare l’auto inseguita. La portavoce della Polizia ha riferito che l’inseguimento è stato interrotto dopo una decina di minuti, una volta ritenuto troppo pericoloso. La vettura dell’individuo sospettato è stata, più tardi, ritrovata a San José.
Le motivazioni del Dipartimento
Come può accadere che un’auto elettrica in uso alla Polizia si ritrovi senza carica sufficiente a proseguire un intervento d’emergenza? La stessa portavoce del Dipartimento di Fremont, pur ammettendo che “Un fatto del genere può avvenire di tanto in tanto, specialmente se l’agente fa ritorno alla stazione per prendere un rapporto e poi non torna in strada”, riferisce che il corpo locale è al momento, impegnato in una sperimentazione di sei mesi: durante questo periodo, viene messa alla prova l’integrazione delle Tesla con le necessità operative del Dipartimento, seppure in linea generale, “La batteria dovrebbe essere almeno carica a metà all’inizio del turno: su questa unità, lo era”. Inconvenienti del mestiere, dunque.