Quali emozioni si provano a guidare una Ferrari F430 Challenge in pista? Lo abbiamo scoperto grazie a Motorsport Italia.
Quali emozioni si provano a guidare una Ferrari F430 Challenge in pista? Lo abbiamo scoperto grazie a Motorsport Italia.
Guidare una Ferrari per un giorno è un’esperienza unica ed esclusiva, ma oggi sempre più alla portata di tutti. Su internet si trovano decine di offerte e pacchetti per test drive su strada o in circuito.
Ma in pochi giri si riuscirà realmente a testare tutto il potenziale delle vetture di Maranello? E il tracciato sarà all’altezza? Abbiamo deciso di provare personalmente un’esperienza in circuito e la nostra scelta è caduta sulla proposta di Motorsport Italia, che organizza giornate in pista a bordo di Ferrari F430 Challenge sul nuovo Autodromo di Modena. Il programma prevedeva un briefing introduttivo, la presentazione delle vetture, un corso di introduzione alla guida sportiva e quattro giri di pista con a fianco un pilota professionista.
Ferrari F430 Challenge: 490 CV e poca elettronica
Entrare in un box dove sono parcheggiate due Ferrari da competizione è sempre un’emozione per ogni appassionato di motori. Nell’attesa nel nostro turno abbiamo potuto scoprire da vicino la F430 Challenge. Presentata al Salone di Francoforte nel 2005, é nata per partecipare al campionato Ferrari Challenge, dove l’anno prossimo sarà sostituita dalla 458. La coupé di Maranello è spinta dal V8 4.7 litri da 490 cavalli ed è stata la prima vettura da corsa a montare l’impianto frenante con dischi carboceramici. Inoltre la F430 Challenge può contare su un cambio elettroattuato sequenziale con paddles al volante derivato da quello utilizzato in Formula Uno. Equipaggiata con pneumatici Pirelli Slick, la Ferrari F430 Challenge monta esclusivamente come controlli elettronici l’ABS e l’ASR disinseribile. A bordo l’abitacolo è stato svuotato dal superfluo e rispetto al modello stradale sono stati aggiunti roll-bar di sicurezza, sedili racing con cinture a cinque punti, sistema di comunicazione con i box e tutti i sistemi necessari per affrontare un gran premio.
Il briefing introduttivo
Dopo aver conosciuto la vettura, lo staff di Motorsport Italia ha tenuto un breve ma completo corso teorico di guida in pista per affrontare in piena sicurezza l’esperienza a bordo della Ferrari. Oltre all’obbligo (sacrosanto) di seguire ogni ordine dell’istruttore e stare lontano dai cordoli, ci vengono spiegate le traiettorie, le regole di “convivenza” sul tracciato e tutto quello che serve per divertirsi tornando ai box con la macchina intatta (nonostante l’assicurazione casco). Ritirato il casco obbligatorio per entrare in pista, aspettiamo il nostro turno osservando i nostri compagni d’esperienza arrivati addirittura dalla Russia per provare dal vivo una Ferrari. L’espressione di chi ci precedeva prometteva decisamente bene: indipendentemente dalla velocità raggiunta in pista, tutti i partecipanti scendevano dalla F430 Challenge entusiasti per l’emozione vissuta.
Le sensazioni in pista
Ora però tocca a noi e l’adrenalina iniziare a salire: non capita tutti i giorni di guidare una supercar da 490 cavalli. Entriamo nell’abitacolo della Ferrari F430 Challenge scavalcando il roll-bar, si regola il sedile e il meccanico ci “fissa” con le cinture al sedile. Breve riassunto del pilota su i comandi e siamo pronti per uscire dal box. Tutte le sensazioni sono amplificate dall’assoluta mancanza di insonorizzazione e il V8 Ferrari alle nostre spalle non aspetta altro che arrivare a limitatore in pista.
Entriamo sul tracciato dopo il via libera del commissario e il primo giro serve a memorizzare le curve e capire il comportamento della vettura. Il nuovo tracciato di Modena unisce un lungo rettilineo ad un tratto molto guidato dove è presente una sorta di cavatappi in stile Laguna Seca. Terminata la prima tornata decidiamo di fare sul serio. Gas a tavoletta e la Ferrari F430 Challenge svela tutto il suo potenziale. Grazie al cambio elettroattuato passare da una marcia all’altra è un gioco da ragazzi e in scalata il sistema scala automaticamente due marce. Il peso della vettura si fa sentire ma grazie all’ASR (ovviamente lo abbiamo lasciato inserito) il tratto misto si affronta senza problemi. Stando attenti all’ultima curva prima del rettilineo (la pendenza porta verso il muretto), affrontiamo l’ultimo giro godendoci ogni curva e preparandosi al ritorno ai box.
Scesi dalla vettura abbiamo capito di aver fatto la scelta giusta. Come confermato anche dagli altri partecipanti, la prova in pista organizzata da Motorsport Italia ha pienamente soddisfatto. Se il timore iniziale era quello di provare una Ferrari a velocità da tangenziale, dopo aver visto i camera car e la velocità raggiunta in fondo al rettilineo, tutti erano pronti per partecipare alla prossima iniziativa. Magari sognando di poterla ricevere come regalo per Natale.