Saranno battute all’asta a febbraio le auto d’epoca (ma non solo) della collezione Milhous.
Saranno battute all’asta a febbraio le auto d’epoca (ma non solo) della collezione Milhous.
Sarà un’asta per veri intenditori della meccanica d’epoca, nonché sofisticati collezionisti. Il 24 e 25 febbraio prossimi in Florida sarà venduta da Sotheby’s (in collaborazione con RM Auctions) una delle più complete e straordinarie collezioni private degli ultimi decenni, la collezione Milhous.
Una raffinata selezione che comprende auto storiche soprattutto di produzione americana, strumenti musicali meccanici (che suonano da soli, senza elettronica), modellini di auto e barche, memorabilia e altro ancora. Una raccolta molto eterogenea che deriva dai diversi gusti dei due fratelli Bob e Paul Milhous, i quali iniziarono due collezioni separate, unendole solo negli anni ’70.
La passione per le auto è una caratteristica di Bob, che alla fine degli anni ’50 cominciò la sua collezione acquistando una Packard Eight Convertible Victoria del 1934. Negli anni ha via via raggruppato più di trenta vetture storiche tra cui tre Cadillac Sixteen degli anni ’30, una Ford Deluxe Roadster del 1936, una Lincoln-Zephyr Convertible Coupe del 1938 e la francese Delage D8S Coupe del 1933.
Presenti auto da competizione come la March Cosworth 84C del 1984 che si qualificò 14esima nella Indy 500 di quell’anno, la Lesovsky Indianapolis Roadster del 1962 e la Automobile Shippers Special del 1949 che gareggiarono a Indianapolis.
Ad essere rappresentati sono anche gli anni ’40 – ’60 con una Nash Ambassador Custom Convertible del 1948, due Imperial Crown Limousine e Convertible del ’56 e del ’59, una Mercury Custom Coupe del 1951, una Pontiac Bonneville Super Deluxe Sport Coupe del 1958 e una Chevrolet Corvette Roadster del 1962.
Tra i pezzi più antichi figurano una Oldsmobile Limited del 1912, una Pierce-Arrow Model 48-B del 1913, una Alco Touring dello stesso anno e ben due Rolls-Royce Silver Ghost: una in versione sette passeggeri “Roi de Belges” del 1911 e una in versione Tourer del 1914, entrambe con motore 6 cilindri di 7.4 litri. Tra le chicche un furgoncino dei popcorn datato 1910: non raggiungerà quotazioni milionarie (valore stimato 60-100.000 dollari) ma non ha rivali in quanto a originalità.
Al vertice per quotazione c’è invece una Duesemberg Model J by Murphy del 1930, valutata 1,2 milioni di dollari. Famose per essere le auto preferite dai divi di Hollywood degli anni ’30, le Duesemberg rappresentano il meglio della produzione americana di quel periodo e oggi sono particolarmente ricercate dai collezionisti. Raggiunge il milione di euro anche la Chrysler Custom Imperial Five-Passenger Phaeton del 1933.
Questi esemplari sono completamente restaurati e tenuti in condizioni impeccabili, e potrebbero essere battuti ad un prezzo anche superiore a quello stimato. Potete gustarvi alcuni di questi gioielli del passato nelle gallerie di immagini a lato.
Ma il fascino della meccanica d’altri tempi nella collezione Milhous si estende anche ad altri settori, come quello degli strumenti musicali. Stupiscono in particolare i cosiddetti Orchestrion, delle macchine in grado di suonare in maniera automatica più strumenti contemporaneamente (ad esempio un pianoforte e quattro violini o addirittura un organo), riproducendo così una piccola orchestra da camera.
Simili ai pianoforti verticali, celano in realtà una complessa serie di meccanismi che permettono di interpretare la musica a partire da una “pergamena” che gira su un rullo. Oggi le quotazioni di questi capolavori di artigianato superano il milione di dollari.