La crisi economica e la disoccupazione giovanile fanno ritornare in auge il sesso in auto. A dirlo è il quotidiano inglese The Independent.
La crisi economica e la disoccupazione giovanile fanno ritornare in auge il sesso in auto. A dirlo è il quotidiano inglese The Independent.
Con l’aumento dello spread, il riaccendersi dell’inflazione, il boom delle tasse e la crisi in general molti italiani tornano a fare sesso in auto.
A dirlo è il quotidiano britannico The Independent, che ha preso a esempio la città di Napoli, simbolo della crisi economica che ha colpito l’Italia (e l’Europa) e della disoccupazione giovanile, che fa sì che i due terzi di chi ha fra i 18 e i 34 anni viva ancora in casa coi genitori (“e magari anche coi nonni” aggiunge il giornale), rendendo impossibile ogni relazione intima con il partner all’interno delle sicure mura domestiche.
I motel? Troppo cari per i canoni odierni. Per questo motivo, nel 2012 la tendenza è di riprendere un’abitudine iniziata alla fine degli anni Cinquanta – con la motorizzazione sempre più diffusa e con la chiusura delle case di tolleranza – e proseguita negli anni Ottanta, quando ci fu un vero boom nella vendita di auto al punto che ogni famiglia poteva disporne di 2 o 3.
“Oggi – scrive il quotidiano londinese – la storia si ripete e si assiste a un vero e proprio boom del sesso in auto, soprattutto a Napoli. Le uniche cosa a cambiare sono due, oltre ai modelli delle auto. Sui finestrini ora sono comparsi dei giornali sia per impedire sguardi indiscreti sia per ottemperare a una sentenza della Cassazione, che vieta di fare sesso in auto senza coprire i vetri, pena la reclusione fino a 3 anni“.
E la seconda novità? “Mentre una volta erano gli uomini a condurre le ragazze, oggi i ruoli si stanno invertendo e sono sempre più le rappresentanti del gentil sesso a prendere in mano la leva del comando”.