Dalle auto da corsa alla velocissima Veyron, la storia di un mito d’origine italiana.
Dalle auto da corsa alla velocissima Veyron, la storia di un mito d’origine italiana.
Spesso, quando si parla di auto sportive, di supercar e di auto fuori dal comune c’è lo zampino italiano, e la Bugatti non fa eccezione per via del suo fondatore, il “nostro” Ettore Bugatti, che creò l’omonima azienda a Molsheim, in territorio alsaziano.
Da allora questo brand di successo vinse nelle corse e si affermò come marchio esclusivo come testimonia un video diffuso dalla Bugatti per celebrarne la storia.
Le vittorie nella Targa Florio dal 1925 in poi, il titolo costruttori nel campionato mondiale dei Gran Prix del 1926 e le splendide vetture come la Type 35, la Type 41 Royal e la Type 50, tanto per citarne alcune, diffusero il nome dell’azienda nel mondo e adesso, dopo una parentesi sfortunata negli anni ’90, questo marchio è tornato a brillare grazie al Gruppo Volkswagen.
Oggi, se pensi a Bugatti, ti viene in mente la Veyron, è quasi automatico, con la sua potenza mostruosa, 1.200 CV nella variante Super Sport, il suo cattivissimo W16 8 litri con 4 turbo, la coppia esagerata, ben 1.500 Nm e una velocità massima da aereoplano: 434 km/h.
Adesso però, sta per arrivare una nuova ammiraglia, la Galibier, prevista per i prossimi anni, di cui la Casa francese ha rilasciato un nuovo video altamente seducente.
Esclusiva come nessun’altra, la Galibier oltre al motore depotenziato della Veyron con “solo” 850 CV, presenta, almeno nella versione Concept, un orologio Parmigiani Tourbillon che può essere estratto dalla plancia e fungere da orologio da polso o da taschino.