Lamborghini: Countach Turbo e Reventòn a confronto

Luca Gastaldi
14 Giugno 2012
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Lamborghini: Countach Turbo e Reventòn a confronto

La Lamborghini Countach Turbo (1984) e la Reventòn (2007) sono tra le più esclusive e potenti vetture di Sant’Agata realizzate in epoche diverse.

La Lamborghini Countach Turbo (1984) e la Reventòn (2007) sono tra le più esclusive e potenti vetture di Sant’Agata realizzate in epoche diverse.

Forse è proprio il caso di dire che ci troviamo di fronte a due tori scatenati. Però verrebbe proprio voglia di fargli vedere un po’ di rosso: magari il posteriore di un bel Cavallino Rampante. Di sicuro queste due Lamborghini non perderebbero l’occasione di affondare sul gas e sprigionare i loro rispettivi 748 e 650 CV

Quelle di cui stiamo per parlare sono due “Lambo” davvero speciali, soprattutto la prima, che è anche la più vecchia, la più potente e in assoluto la più rara ed esclusiva. È una mitica Countach Turbo S del 1984, estrema espressione dell’icona a quattro ruote disegnata per Bertone da Marcello Gandini nel 1971. Questa particolare versione Turbo è stata costruita in due soli esemplari, il primo dei quali (una sorta di prototipo) ha fatto perdere le sue tracce ed è sparito chissà dove. Molto probabilmente è stato modificato o addirittura distrutto.

L’unica Countach Turbo S superstite è stata messa a confronto con una delle ultime, potenti ed esclusive realizzazioni di Sant’Agata Bolognese: la Lamborghini Reventòn del 2007. Che le due vetture sfoggino lo stesso marchio è fuori di dubbio, perché la loro fisicità è unita da linee inconfondibili e molto simili. Basse all’inverosimile, larghe da mettere soggezione e con quelle due porte che si aprono verso l’alto tanto da farle somigliare ad astronavi pronte al decollo.

Countach Turbo: meccanica bestiale

Il modello Countach non ha bisogno di molte presentazioni. È “la” Lamborghini per eccellenza, il cui nome riporta ad una esclamazione piemontese pronunciata da Nuccio Bertone in persona dopo aver visto il prototipo. Design unico e meccanica senza compromessi – motore 12 clindri a V di 4 litri montato in posizione posteriore longitudinale – si materializzano nella versione LP400 prodotta dal 1974 al 1977. Successive evoluzioni sono la LP400 S (1978-1982), la LP500S (1982-1985, cilindrata portata a 4.754 cc per 375 CV di potenza massima), la 5000 Quattrovalvole (1985-1988, 5.167 cc, 455 CV e quattro valvole per cilindro) e le speciali versioni introdotte in occasione del 25° anniversario del modello (1988-1990).

La variante Turbo S nasce sulla base della LP500 S, ma già al primo sguardo le differenze sono notevoli. All’esterno si notano subito le inedite appendici aerodinamiche che, nella parte posteriore, ospitano generose prese d’aria: quelle che rinfrescano i freni e quelle che portano aria fresca ai due turbocompressori. La carrozzeria è in alluminio con alcune parti in fibra di vetro e riveste il telaio tubolare a struttura portante. Le sospensioni sono a ruote indipendenti, con quelle posteriori dotate di doppi ammortizzatori. Le ruote in lega sono da 10,5″x15 (davanti) e 14″x15 (dietro) con pneumatici Pirelli P7 255/45 VR 15 e 345/35 VR 15.

Sotto al cofano posteriore si nasconde il poderoso 12 cilindri a V di 60° da 4.754 cc e blocco cilindri e testate in lega leggera. L’età della vettura viene evidenziata dai sei grossi carburatori orizzontali Weber che alimentano gli assetati cilindri della Countach Turbo. La sua è meccanica allo stato puro, senza contaminazioni elettroniche. Anche il cambio – montato praticamente nell’abitacolo – è rigorosamente manuale a 5 rapporti.

Reventòn: tecno-potenza del futuro

La sua “rivale” Reventòn, più giovane della Countach Turbo di quasi 25 anni, è un mostro da 1 milione di euro. Tanto, infatti, costava al momento del suo lancio avvenuto in occasione del Salone di Francoforte 2007. Questa supercar è stata realizzata in soli 20 esemplari sulla base della Lamborghini LP640. In comune con la vecchia Turbo ha l’architettura dei 12 cilindri a V di 60° ma con una capacità di ben 6.496 cc e 4 valvole per cilindro. Pur avendo quasi cento cavalli in meno della Countach Turbo, la Reventòn vola a 340 km/h (332 per la Countach) e accelera da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi contro i 3,6 della sua progenitrice. In oltre 20 anni di sviluppo tecnologico, la Lamborghini Reventòn può godere delle quattro ruote motrici permanenti e di una molto più complessa gestione elettronica della meccanica.

Potendo scegliere, quale delle due vorreste avere nel vostro garage? La rabbiosa e intrattabile Countach Turbo o l’esagerata e supersonica Reventòn?

Lamborghini Countach Turbo contro Reventòn

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