Quanto sono importanti le gomme in una competizione di Formula 1? Abbiamo visto nel caso del MotoGP che si sono rivelate addirittura fondamentali, ma anche la scelta della mescola per le gomme delle monoposto, sembra essere determinate nell’economia di un circuito. Nella Formula 1 per esempio, la Pirelli si è aggiudicata la fornitura degli pneumatici […]
Quanto sono importanti le gomme in una competizione di Formula 1? Abbiamo visto nel caso del MotoGP che si sono rivelate addirittura fondamentali, ma anche la scelta della mescola per le gomme delle monoposto, sembra essere determinate nell’economia di un circuito.
Nella Formula 1 per esempio, la Pirelli si è aggiudicata la fornitura degli pneumatici per la stagione in corso, anche se più di una scuderia avrebbe preferito il ritorno alla Michelin.
A parte queste piccole indiscrezioni, un piccolo vocabolario sul mondo degli pneumatici, è curioso per scoprire dei tecnicismi spesso usati anche durante le cronache dei GP. Per esempio, il nut, che è stato al centro della disfatta Red Bull, è il dado per bloccare le gomme.
Queste devono essere gonfiate e rispettare la pressione definita dai costruttori.
La Pirelli, prima della gara, fornire gli pneumatici alle scuderie e unisce un piccolo manuale tecnico con le atmosfere a cui si consiglia di gonfiare le gomme. Attualmente, si consiglia di gonfiarle a 1,35 bar.
Un altro termine interessante è il crossover che indica il momento in cui due mescole si incontrano.
Se per esempio i piloti parlano con le gomme morbide, giro dopo giro, queste si consumano. Arrivate al crossover, le gomme morbide consumate devono essere sostituite con una gomma di mescola diversa, per esempio dura, ma nuova.