Citroen ha festeggiato i primi 45 anni della Mehari, vettura sbarazzina e minimalista che ha conquistato il cuore di numerosi appassionati nel mondo.
Citroen ha festeggiato i primi 45 anni della Mehari, vettura sbarazzina e minimalista che ha conquistato il cuore di numerosi appassionati nel mondo.
Era il 16 maggio 1968, epoca di contestazioni e ribellioni, ma anche di creatività e fantasia, quando in Francia, presso il campo da golf Deauville, fu presentata la Citroen Méhari, allora conosciuta come Diane 6.
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Quella vettura, a metà strada tra un furgone e un’automobile vera e propria, minimalista come poche altre ma capace fin da subito di conquistare il pubblico con la sua simpatia, ha festeggiato adesso i suoi primi 45 anni con un evento tenutosi nella giornata di ieri per le strade di Parigi.
Realizzata sul pianale della Citroen 2CV, dalla quale ereditò anche il motore, la Citroen Méhari vantava una carrozzeria interamente in plastica ABS (Acrinoline Butadiene Stirene) tinta in massa e disegnata da Roland de La Poype, un eroe della Seconda Guerra Mondiale.
Il materiale in questione aveva il vantaggio di essere leggero e consentiva alla Méhari una grande flessibilità, al punto che la vettura, pesante appena 550 chilogrammi, era decappottabile dalla linea di luce della scocca in su, arrivando fino al parabrezza che si richiudeva sul cofano motore.
La potenza del propulsore bicilindrico a benzina da 600cc non arrivava a 30 cavalli, mentre la coppia era di 39 Nm, consentendo alla vettura francese di arrivare a toccare quasi i 105 km/h.
L’uscita di produzione arrivò nel 1987, ovvero dopo ben 19 anni di onorato servizio che la vide protagonista sia presso il pubblico privato, sia nelle fila dell’Esercito Francese e dei pompieri. Il bilancio complessivo dice che la Citroen Méhari è stata prodotta in quasi 150.000 esemplari, entrando nella storia dell’automobile mondiale, oltre che in quella della casa fondata da André Citroen.