Con quattro successi personali nelle sei edizioni finora disputate, il fuoriclasse inglese di Mercedes è recordman di successi a Sochi.
Il tracciato di Sochi, dove domenica 27 settembre andrà in scena il Gran Premio di Russia, decimo atto di una stagione di Formula 1 2020 iniziata in ritardo per la pandemia da Covid-19 e manifestamente “dominata” da Mercedes, è anche quello dove nella sua ancora giovane presenza nella massima Formula (la prima edizione si disputò il 12 ottobre 2014) il ruolo di recordman appartiene a Lewis Hamilton.
>> Gran Premio di Russia: tutto sul circuito di Sochi
>> Gran Premio di Russia: Mercedes l’unico Costruttore vincente del circuito
Il sei volte campione del mondo, e iridato in carica, inaugurò ufficialmente l’albo d’oro del circuito semipermanente allestito, sul Mar Nero, nell’area del Complesso olimpico che all’inizio del 2014 ospitò i Giochi invernali. Da allora, Hamilton ha vinto ben quattro volte a Sochi (lasciando un successo finale all’ex compagno di squadra, e “mondiale” 2016, Nico Rosberg; ed una seconda vittoria all’attuale “collega” Valtteri Bottas). Un ruolino di marcia schiacciante per il fuoriclasse inglese, che al GP di Russia 2020 potrebbe ripetersi e agguantare il settimo sigillo personale.
Il record di Schumacher è a un passo
Un’eventualità niente affatto improbabile, dunque varrà la pena assistere alla gara. Non fosse altro per il fatto che, se Hamilton transitasse per primo sotto la bandiera a scacchi del traguardo di Sochi, raggiungerebbe il 91. successo personale in un GP valevole per il Mondiale di Formula 1, e affiancherebbe, per numero di vittorie, Michael Schumacher il cui primato resiste dal 2006.
Nella F1 attuale molte più gare per stagione rispetto al passato
L’epoca della Formula 1 del nuovo Millennio vede una quantità di Gran Premi nettamente superiore rispetto al passato (dai 6-7 GP dei primi anni del Mondiale si è successivamente arrivati a 8, 10, 11; per lungo tempo il calendario iridato si articolò sul “format” dei 16 Gran Premi, poi aumentati a 17 e 19, e via via aumentando fino ai 20-21 delle ultime stagioni). E le possibilità di vittoria sono dunque, in proporzione, più elevate. È in ogni caso importante il fatto che, “Sochi o non Sochi”, Lewis Hamilton prima o poi eguaglierà “Schumi” sul trono dei piloti di F1 più vincenti di sempre. Pure Sebastian Vettel, il grande rivale di sempre di Hamilton e che nel 2021 approderà in Aston Martin, è “fermo” a quota 53 vittorie, attestandosi al terzo posto fra i “driver” con il maggior numero di successi personali. Lontani, lontanissimi ormai sembrano i 51 successi di Alain Prost (che venne “detronizzato” da Michael Schumacher al GP di Spa-Francorchamps 2001) e le 41 vittorie di Ayrton Senna.
>> Dieci piloti che hanno fatto la storia della Formula 1
Gli altri record attesi al GP di Russia 2020
A Sochi – dove, per di più, se le due Mercedes dovessero qualificarsi entrambe in prima fila raggiungerebbero l’ottava partenza consecutiva davanti a tutti: una situazione che in precedenza si era verificata soltanto fra il GP del Giappone 2015 ed il GP del Bahrain 2016 – i riflettori sono dunque puntati, anche da un punto di vista “puramente statistico”, su Hamilton. Tuttavia, il GP di Russia verrà ricordato per altre due ricorrenze: il 250. Gran Premio in carriera per Sebastian Vettel (e chissà che questo traguardo non si tramuti in quel risultato di prestigio che i tifosi del tedesco quattro volte iridato attendono da troppo tempo), ed il GP numero 323 per Kimi Räikkönen: una volta che scatterà il semaforo verde, il finlandese di Alfa Romeo Racing (già Team Sauber) e campione del mondo 2007 con Ferrari eguaglierà l’attuale primato di pilota con più partenze in un Gran Premio nella settantennale storia della Formula 1 “moderna”, che appartiene a Rubens Barrichello (guarda un po’?, anche lui ex-Ferrari).