Apple Car: il responsabile di progetto lascia l'incarico?
Indiscrezione che in queste ore fa il giro del Web: il numero uno del programma di sviluppo della Apple Car starebbe per lasciare.
Il dirigente di Apple che ha preso in carica i programmi di sviluppo di auto elettriche è in procisto di lasciare l’azienda. Lo indica, in queste ore, l’edizione Web di Automotive News sulla scorta di indiscrezioni trapelate da “Persone che sarebbero informate sui fatti”; la notizia, diramata da Reuters, era già stata pubblicata, lo scorso weekend, sulle pagine del Wall Street Journal.
L’executive di Apple in fase di allontanamento (sembrerebbe volontario) sarebbe Steve Zadesky, manager scelto nel 2014 dai vertici di Cupertino quale numero uno del progetto da parte del colosso informatico californiano per entrare nel settore dell’automotive con la discussa “Apple Car“, la vettura elettrica e a guida autonoma della quale si parla da diversi mesi e che, di recente, era stata data per un debutto nel 2019 al termine di un articolato percorso fatto di analisi di mercato e studi.
Da parte dei “piani alti” di Apple non c’è alcun commento in merito a eventuali dimissioni del manager dal progetto della Apple Car. D’altro canto, gli ambienti di Cupertino si sono sempre dimostrati restii a fornire indicazioni in merito allo sviluppo della vettura elettrica “made in Apple”: e questo contrasterebbe un po’ con l’indicato abbandono del responsabile sviluppo della Apple Car, visto che una delle fonti dalle quali si apprende la notizia ha indicato alla stampa che “Il cambio di leadership non modifica i programmi Apple relativi all’avanzata di progetto della vettura”. Qualcosa che bolle in pentola, dunque, c’è.
In questo senso, è da tenere in considerazione che, se l’azienda guidata da Tim Cook non ha mai apertamente confermato in concreto lo sviluppo della vettura elettrica, è anche vero che il gigante dell’informatica aveva a suo tempo costituito un maxi team (600 persone) formato da ingegneri, ricercatori ed esperti in sistemi di accumulo e robotica: l’intento, almeno di studio, c’è, e nessuno può negarlo. Di più: la stessa Apple nei mesi scorsi aveva sondato il terreno per valutare se la eventuale “Apple Car” potesse essere pronta per il 2020, anche se non è facile stabilire con esattezza una deadline quando si tratta di un progetto tutto nuovo, e almeno inizialmente lontano dal core business di un’azienda ben radicata sul mercato dell’informatica.
Una parte della stampa di oltreoceano (fra cui proprio il Wall Street Journal) ha avanzato l’ipotesi che la squadra Apple designata per lo sviluppo della “Apple Car” abbia incontrato qualche difficoltà nel portare avanti il progetto: segno, questo, che potrebbe confermare la prudenza da parte dei vertici di Cupertino nell’indicare date precise in merito al debutto della Apple Car.
Nel 2014, Tim Cook si era recato in Bmw insieme a un gruppo di alti dirigenti di Apple, per valutare eventuali ipotesi di partnership strategiche con il marchio di Monaco di Baviera: una strategia che avrebbe potuto aiutare l’azienda di Cupertino a contenere i costi di progettazione della nuova auto elettrica. Il dialogo si era concluso con un “nulla di fatto” perché la stessa Apple si era dichiarata più propensa a sviluppare la vettura interamente al proprio interno; inoltre, Bmw si dimostra cauta nel condividere il proprio know how produttivo, perché preferisce evitare di assumere un ruolo di semplice fornitore.
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