Tata sembra intenzionata a cambiare nome alla Zica, vettura compatta pronta al lancio ma troppo assonante al virus Zika.
Tata sembra intenzionata a cambiare nome alla Zica, vettura compatta pronta al lancio ma troppo assonante al virus Zika.
Un lancio in grande stile al Salone di Nuova Delhi programmato per domani, un testimonial d’eccezione come Lionel Messi e l’ambizione di ritagliarsi uno spazio nell’affollato segmento delle compatte economiche. Tata aveva già previsto tutto per il lancio della sua nuova citycar, tranne l’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per quanto riguarda il virus Zika.
Ma cosa c’entra un’automobile con il virus che sta destando non poche preoccupazioni in queste settimane? La risposta è che la novità pronta per essere presentata dal costruttore indiano si chiama Tata Zica, un nome fin troppo simile a quello di Zika e dell’epidemia che tanti danni sta causando alle donne in gravidanza e ai loro feti.
La pericolosa assonanza rischia di creare un accostamento non troppo piacevole agli occhi del pubblico, tanto da convincere Tata a prendere in considerazione un inconsueto, vista la tempistica, cambio di nome al modello.
La dicitura scelta dal gruppo è stata pensata inizialmente come la fusione delle parole inglesi “zippy“, che significa “vivace”, e “car“, che sta per “auto”, ovvero due concetti ben diversi rispetto all’idea che l’assonanza del nome richiama alla mente adesso, dopo l’allarme dell’OMS per l’ormai famoso virus.
Come in altre occasioni, insomma, anche in questo caso il rischio è che l’accostamento con un termine dal significato non propriamente gradito diventi penalizzate per il marchio o il prodotto che inconsapevolmente vi viene associato.
Dal costruttore non sono ancora arrivate indicazioni ufficiali su quello che sarà fatto. Di certo c’è che la Tata Zica non sarebbe il primo caso di nome destinato a cambiare per evitare un parallelismo con concetti negativi. Tuttavia non si può negare che un cambio così repentino, specie se apportato dopo che l’intera campagna di lancio è stata già programmata, è un intoppo non di poco conto, soprattutto considerando le risorse e il tempo impiegato solitamente dalle grosse aziende nella scelta di loghi e nomi dei propri prodotti.