Modello rivoluzionario per il marchio di Goteborg, fu prodotta dal 1991 al 1997. Da ricordare per la versione T-5R che venne impiegata anche in gara.
Modello rivoluzionario per il marchio di Goteborg, fu prodotta dal 1991 al 1997. Da ricordare per la versione T-5R che venne impiegata anche in gara.
In origine furono le Volvo Serie 200 e 700: solide, “ingombranti” e longeve, per un ventennio – dalla prima metà degli anni 70 all’inizio degli anni 90 – colonne portanti della produzione svedese di Volvo e della sua immagine nel mondo. La loro erede, cioè la Volvo 850, compie in questi giorni venticinque anni. E non si tratta di un anniversario “come tanti”, prova ne è che lo stesso marchio di Goteborg ne celebra la storia con una retrospettiva in immagini che ripercorre la carriera della Volvo 850 in versione stradale e racing (venne impiegata, nel 1994, quale modello di rientro per la Casa svedese nelle competizioni, segnatamente nel Btcc, il campionato britannico Turismo).
L’importanza di Volvo 850, nella quasi novantennale storia Volvo – il traguardo sarà raggiunto l’anno prossimo – è “a tutto tondo”: nel costume, nella moda e nei contenuti tecnici. Si tratta della prima Volvo “alto di gamma” a trazione anteriore e disposizione trasversale del motore a cinque cilindri, nonché la prima berlina Volvo (esclusi i più specifici modelli offroad) ad essere equipaggiata con la trazione integrale.
La première di Volvo 850 avvenne nel giugno del 1991, quando la Globe Arena di Stoccolma ospitò l’anteprima mondiale di Volvo 850 GLT, frutto del progetto “Galaxy” dal quale derivarono due distinte lineup di modelli: quella svedese (appunto, 850) e quella olandese (Volvo Serie 400).
Rispetto alle precedenti “200” e “700”, che presentavano la trazione posteriore e il motore collocato nel più classico schema longitudinale, la nuova 850 fu un notevole passo in avanti per il marchio svedese, che per affrontarne la messa in produzione aveva messo in campo uno dei più elevati investimenti industriali mai affrontati prima di allora in Svezia. Esteticamente, la nuova Volvo 850 poteva ricordare le ben conosciute e collaudate “alto di gamma” di Goteborg; tuttavia, l’inedita disposizione del gruppo propulsore, il nuovo assale posteriore progettato espressamente per l’impiego della trazione anteriore e, dal punto di vista della sicurezza – capitolo nel quale Volvo ha sempre giocato un ruolo di avanguardia – la presenza del dispositivo SIPS per la protezione dell’abitacolo dagli urti laterali e l’equipaggiamento con gli airbag laterali (fu la prima autovettura al mondo a montarli di serie) e con le cinture di sicurezza autoregolabili, costituirono le principali novità del progetto.
Dopo la Volvo 850 GLT da 170 CV, fu la volta della versione Station Wagon: presentata a febbraio del 1993, la “familiare” di Volvo 850 possedeva, anche se rinnovati, i tratti caratteristici delle “wagon” di Goteborg: linee squadrate e massicce, il terzo volume pperfettamente tronco per garantire una elevata capacità di carico, ma la novità della fanaleria posteriore “a tutta altezza”. La Volvo 850 Station Wagon venne premiata nel 1994 con il “Good Design Grand Prize”.
Fu nel 1994 che per Volvo 850 ebbe inizio una nuova vita all’insegna delle alte prestazioni. La nuova identità si deve alla iconica T-5R, presentata al Salone di Ginevra, equipaggiata con una variante turbocompressa del cinque cilindri, in grado di sviluppare una potenza di 240 CV e 330 Nm di coppia massima. Stilisticamente, la T-5R (prodotta nelle varianti gialla, verde scura e nera) si distingueva per la presenza di un bodykit che integrava nuovi spoiler, “minigonne” sottoporta, il caratteristico terminale di scarico a sezione quadrata e i cerchi in lega “Titan” da 17″.
Proprio nel 1994, dopo un decennio circa dalle imprese della leggendaria 240 Turbo, avvenne il debutto agonistico per Volvo 850 T-5R. Per l’occasione, il modello scelto non fu la “convenzionale” berlina, ma la ben più anticonformista “Wagon“: un progetto di immagine che permetteva alle 850 Station Wagon schierate nel BTCC di essere immediatamente riconoscibili. Le vetture, preparate dal Team Tom Walkinshaw Racing, erano affidate all’esperto olandese Jan Lammers e allo svedese Rickard Rydell. La 850 T-5R Station Wagon in versione Gruppo A per il BTCC… ballò una sola estate: un cambio di regolamento la mise infatti fuori combattimento per la stagione successiva, che venne affrontata con la “sorella” berlina tre volumi: Rydell, in ogni caso, concluse la stagione in terza posizione assoluta.
Tornando alla produzione di serie, per l’ultima parte della propria “vita commerciale” Volvo 850 venne arricchita con l’arrivo della versione a quattro ruote motrici: era la Volvo 850 AWD, lanciata nel 1996 ed equipaggiata con il sistema a trazione integrale permanente a giunto viscoso per la ripartizione della Coppia motrice fra Avantreno e retrotreno a gestione elettronica mediante il sistema anti – slittamento TRACS.
Tuttavia, il momento della pensione si avvicinava: nel 1997, la gamma 850 venne sostituita dai modelli S70 (berlina) e V70 (station wagon). Nel complessivo, la produzione di Volvo 850 e derivate ammonta a 1.360.522 unità.