Land Rover Defender: un progetto per riprendere la produzione

Francesco Giorgi
13 Luglio 2016
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Land Rover Defender: un progetto per riprendere la produzione

Secondo una indiscrezione captata dal Web, Jim Ratcliffe, tycoon nel settore della chimica, intende produrre nuovamente la 4×4 simbolo di Solihull.

Secondo una indiscrezione captata dal Web, Jim Ratcliffe, tycoon nel settore della chimica, intende produrre nuovamente la 4×4 simbolo di Solihull.

La passione non ha limiti. Ed ecco come un progetto privato dimostra l’intenzione di riprendere la produzione di Land Rover Defender: è la dimostrazione di quanto sia difficile cancellare con un colpo di spugna settant’anni di storia dell’automobile. Anzi: una delle storie più rappresentative per l’evoluzione automotive, rappresentata in questo caso dalla iconica Land Rover Defender, che si è avviata alla fine della produzione dopo 68 anni.

Come si ricorderà, nei mesi scorsi – per la precisione a febbraio 2016 – dagli stabilimenti di Solihull era stato prodotto l’ultimo esemplare di Defender: una 110 Station Wagon (unità numero 2.016.933) assemblata in quindici ore. Nelle settimane precedenti (dicembre 2015), l’esemplare numero 2.000.000 di Land Rover Defender, allestito interamente a mano da un team formato da trentatré appassionati di Land Rover era stato battuto ad un’asta benefica indetta da Bonhans. In quell’occasione, un offerente del Qatar si era aggiudicato la “one-off” alla cifra di 400.000 sterline (corrispondenti a 517.000 euro al cambio attuale), che rappresentano la cifra più elevata mai ottenuta all’incanto da una Land Rover.

La storia Land Rover Defender, per il momento, sembrerebbe fermarsi qui: nel 2018, secondo quanto annunciato alla fine dello scorso anno dai vertici Land Rover, arriverà una erede, dall’identità totalmente nuova e che sarà declinata in cinque differenti tipi di carrozzeria.

Tuttavia, c’è chi non sembra avere alcuna intenzione di mettere definitivamente la parola “fine” alla storia di Land Rover Defender. Si tratta di Jim Ratcliffe, un nome che ai più dice poco; in realtà, è il presidente e direttore esecutivo di Ineos, gigante della chimica da lui fondato nel 1998.

Il tycoon britannico, secondo una indiscrezione che viene raccolta in queste ore dall’edizione online di Autocar, si troverebbe in fase di trattative con i “piani alti” di Jaguar Land Rover. L’obiettivo? Riprendere la produzione di Land Rover Defender.

La notizia ha del clamoroso, perché rappresenta un caso più unico che raro di ripresa della produzione di un modello ormai dato per “archiviato”. Soprattutto, da parte di un soggetto privato.

In effetti, al momento non è del tutto chiaro se il miliardario britannico abbia l’intenzione di acquisire i diritti della Defender, oppure stia progettando di accaparrarsene le linee di produzione, o entrambe le possibilità. Quello che il magazine di oltremanica indica, è che Jim Ratcliffe intende produrre la eventuale “rinata” Land Rover Defender in Gran Bretagna.

Appare in ogni caso probabile che, quale che sia l’ambizione industriale di Ratcliffe per la rinascita di Defender, l’eventuale riproposizione sul mercato della più tradizionale fra le 4×4 made in UK avverrebbe su quantitativi limitati; allo stesso modo, è impossibile ipotizzarne un prezzo di vendita nell’ordine dei listini più recenti. Lo “stop” dato nei mesi scorsi dai vertici Jaguar Land Rover alla produzione di Defender aveva soprattutto un significato economico: i costi di produzione non venivano più compensati da volumi di vendita tali da costituire un ricavo per il marchio di Solihull.

Inoltre, è scontato che Land Rover Defender, scomparsa definitivamente dai listini ufficiali, resterà ancora per un bel pezzo protagonista nel mercato dell’usato

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