Dopo il ritorno della 124 Spider, la Fulvia Coupé potrebbe essere il progetto per far rinascere il marchio Lancia.
La Lancia è stato un marchio glorioso, diventato famoso negli anni per le innovazioni tecnologiche e per le vittorie nel motorsport, in particolare nei rally. Purtroppo parliamo al passato, perché sebbene ufficialmente sia ancora nelle concessionarie, molti lo considerano un brand sostanzialmente morto. Il costruttore italiano, infatti, ad oggi ha una gamma costituita da un unico modello – la Lancia Ypsilon – ed ha recentemente abbandonato tutti i mercati europei, ad eccezione dell’Italia.
L’operazione di rebadging di modelli Chrysler che ha caratterizato gli ultimi prodotti, nonostante un adeguamento delle motorizzazioni e degli allestimenti, si è rivelato un flop commerciale abbastanza prevedibile. La Lancia Flavia, una cabriolet derivata dalla Chrysler 200, è stata dismessa dopo un anno e mezzo a causa del disinteresse del mercato, mentre la Thema, derivata dalla 300, ha resistito fino al 2014. Da allora nessun nuovo modello è stato programmato. Si pone quindi un interrogativo sul futuro del marchio, soprattutto dopo il 2018, fine del ciclo di vita della Ypsilon.
Un modo per rivitalizzare l’immagine e le vendite di Lancia – che in mercati come la Gran Bretagna è sostanzialmente sconosciuta – sarebbe quella di produrre modelli dal forte impatto emotivo, che si posizionano in nicchie di mercato capaci di realizzare elevati margini. Modelli com, ad esempio, la Fulvia Coupé disegnata nel 2003 da Flavio Manzoni, attualmente responsabile dello stile di Ferrari. La Fulvia Coupé Concept reinterpretava in chiave moderna il linguaggio stilistico dell’originale Fulvia del 1965, ispirata ai motoscafi Riva. Si ritrova la stessa proporzione tra i volumi della carrozzeria e la stessa coda tronca, ma soprattutto lo stesso fascino senza tempo.
Il progetto di dare nuova vita ad uno dei concept più riusciti tra quelli marchiati Lancia, potrebbe sfruttare l’ottima base della nuova 124 Spider. La “scoperta” di Fiat ha una piattaforma di dimensioni compatibili (a sua volta derivata dalla Mazda MX-5) e presenta le caratteristiche meccaniche adeguate per realizzare un coupé appagante dal punto di vista della dinamica di guida. La trazione posteriore in questo senso non guasta, anche se non si colloca nel solco della trazione per la Fulvia, un modello che aveva costruito il suo successo, anche competitivo, sulla trazione anteriore. Dalla Abarth 124 Spider potrebbe derivare la versione sportiva Fulvia HF, senza un eccessivo investimento per lo sviluppo.
Il design ovviamente sarebbe da modernizzare rispetto al concept del 2003, ad esempio con l’adozione di una firma luminosa a Led per i gruppi ottici. Ma le modifiche necessarie non sarebbero molte, dal momento che il prototipo di Manzoni è ancora attuale dopo 13 anni. Come detto, al momento non ci sono piani ufficiali da parte di Fca per la Fulvia. Quindi non possiamo fare altro che auspicare, insieme agli appassionati del marchio torinese, che questo progetto possa diventare finalmente realtà.