Sessant’anni per il glorioso marchio fondato da Jean Rédélé nel 1955, protagonista nel motorsport e per l’immagine sportiva di Renault.
Sessant’anni per il glorioso marchio fondato da Jean Rédélé nel 1955, protagonista nel motorsport e per l’immagine sportiva di Renault.
Una meccanica semplice ma affidabile, il massimo impiego di componenti di serie, una carrozzeria leggera e nello stesso tempo attraente. Sono i tre punti cardine che, da sempre, accompagnano lo sviluppo dell’auto. Non fa eccezione Alpine, il leggendario marchio di Dieppe recentemente tornato – per la gioia degli appassionati – ad affacciarsi sul panorama automotive con il prototipo A450 che ha debuttato nel 2013 nella categoria LMP2 e, in due stagioni agonistiche, ha conquistato un doppio titolo nella Elms e un podio di categoria alla 24 Ore di Le Mans; ma anche con la attesa Alpine A110-50, lanciata in forma di prototipo viaggiante nel 2012 in occasione del 50. anniversario della “Berlinette” A110, e destinata al debutto su strada, in una forma definitiva, nel 2016; e, per proseguire, con la “Gt virtuale” Alpine Vision Gran Turismo, una coupé del 21. secolo sviluppata in collaborazione con Polyphony Digital e che, dal mese prossimo, farà il proprio debutto nel lotto di vetture disponibili nel videogioco Gran Turismo 6.
In mezzo a tutto questo, ci sono sessant’anni di storia industriale e di grande passione per l’auto, quella che nel 1955 animò il fodatore di Alpine, Jean Rédélé. L’importante anniversario viene celebrato, in questi giorni, nell’edizione 2015 di Rétromobile, rassegna parigina interamente dedicata alle auto d’epoca, in programma fino a domenica 8 febbraio.
Per i sessant’anni di Alpine, Renault (ricordiamo che la Régie, dopo un ruolo di fornitore unico della componentistica alla piccola azienda creata da Jean Rédélé, fece entrare Alpine nel proprio Gruppo industriale, come marchio sportivo a tutto tondo per Renault) allestisce uno stand nel quale vengono messi in evidenza due dei modelli che hanno contribuito a costruire la storia di Alpine: la piccola coupé A106, oggi splendida sessantenne, equipaggiata con la meccanica della Renault 4CV (motore da 747 cc con potenza portata a 21 e 38 CV) ma cambio a cinque marce e carrozzeria in resine plastiche fissata al telaio della 4CV; e la Willys – Interlagos, di fatto la Alpine prodotta in Brasile.
Come molti piccoli costruttori, infatti, anche Rédélé (al pari, da noi, di Abarth, tanto per fare un esempio) attinse a piene mani dalla produzione di serie. Nel caso specifico, la Renault 4CV – vettura che, opportunamente elaborata, vide le prime imprese sportive dello stesso Jean Rédélé, fra le quali due vittorie di classe alla Mille Miglia) -, e successivamente la Renault Dauphine, la Renault R8 e la R16, che contribuirono ad originare, nell’ordine, le Alpine A108 e la Alpine A110, modello – simbolo per la piccola “usine” di Dieppe: prodotta dal 1962 al 1977 e sottoposta negli anni a una regolare evoluzione (1.108 cc, 1.255 cc, 1.565 cc, 1.605 cc), la Alpine A110, “Enfant terrible” di Renault, non ha certo bisogno di presentazioni: il suo palmarès sportivo parla da solo, con un Campionato mondiale Rally vinto nel 1973, e centinaia di successi nazionali e internazionali, proseguiti ben oltre la fine omologazione sportiva (31 dicembre 1982) della “Berlinette“, che ancora oggi, oltre ad essere la Alpine più quotata sul mercato delle auto d’epoca, viene impiegata con successo da numerosi appassionati nei rally storici e nella regolarità.
L’evoluzione dell’immagine Alpine, da produttore di piccole coupé spiccatamente sportive, di monoposto create per competere in F3 e di prototipi (da ricordare la vittoria di Didier Pironi e Jean – Pierre Jaussaud alla 24 Ore di Le Mans 1978 con la Alpine A442), si evolve verso un più ampio concetto di gran turismo nel 1971, con la presentazione della Alpine A310: meglio rifinita, più accogliente e meno spartana della A110 (sportiva al cento per cento), la A310 dette origine a una famiglia (A310 1.6, A310V6, Gta equipaggiata con il V6 turbo da 200 CV, A610 che montava il V6 turbo da 3 litri) che proseguì fino al 1995. Da allora, Alpine ha proseguito la propria attività con lo sviluppo dei numerosi modelli sportivi di Renault Sport, dalle R5 Turbo alle Clio RS, dalla Spider Renault Sport alla poderosa Clio V6 3.0.
Oggi, il marchio Alpine è pronto a fare nuovamente il proprio ingresso fra le proposte di mercato: l’atto di rinascita risale al 2012, con la presentazione della concept A110-50 programmata per il debutto su strada nel 2016.