Le Case costruttrici a stelle e strisce vincono una battaglia simbolica che la escludeva dai vantaggi della rottamazione
Le Case costruttrici a stelle e strisce vincono una battaglia simbolica che la escludeva dai vantaggi della rottamazione
Chi la dura la vince: il governo giapponese ha accolto le proteste dei costruttori americani e ha incluso le auto made in Usa fra quelle che possono essere acquistate con gli ecoincentivi.
Gli esperti dicono che anche se la decisione non porterà a un boom di vendite di auto a stelle e strisce nel paese del sol levante (che nel 2009 hanno raggiunto appena le 8.701 unità), sancisce una vittoria importante nella politica commerciale e di scambio delle case di Detroit.
General Motors, Ford e Chrysler si erano infatti lamentate che il Giappone limitasse gli ecoincentivi solo alle auto fatte in patria. Secondo gli statunitensi, la scusa del governo giapponese era che i dati sui consumi forniti dalle case made in Usa non erano riconosciuti dal governo nipponico. Ma da ora lo saranno.[!BANNER]
Questo programma si rivolge a quegli automobilisti che rottamano un’auto con più di 13 anni e ne acquistano una nuova che risponda ai criteri di risparmio di carburante previsti da Tokyo. Lo stato garantisce a costoro un credito fiscale di circa 2.000 Euro. L’acquisto di modelli nuovi che superano i limiti di economicità imposti dalla legge, ricevono invece un contributo di 800 Euro.
I congressisti del Michigan hanno accolto favorevolmente la decisione proveniente dall’altro lato del Pacifico. E con loro, anche i costruttori.