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Italia-Shanghai: io guida da sola

Di Redazione
Pubblicato il 23 mar 2010
Italia-Shanghai: io guida da sola
Due veicoli alimentati con l'energia solare si "auto-guideranno" per 13.000 chilometri: sarà possibile prima o poi vederli tutti i giorni?

Due veicoli alimentati con l’energia solare si “auto-guideranno” per 13.000 chilometri: sarà possibile prima o poi vederli tutti i giorni?

VisLab è un laboratorio tecnologico-sperimentale dell’Università di Parma già noto negli ultimi quindici anni al mondo dell’automobile. Questa volta torna alla ribalta con un progetto selezionato (e parzialmente finanziato) dall’ERC European Research Council per rappresentare la ricerca europea a livello mondiale: un viaggio Roma-Shanghai a bordo di due veicoli Porter Piaggio completamente automatizzati.

In pratica, si guideranno da soli per i 13.000 chilometri di tragitto, rilevando tutti i parametri della conduzione automatica al fine di raccogliere quante più informazioni possibili. Ne verranno testate le capacità “sensoriali” e, durante il tragitto, mostrate al pubblico le abilità ad aggirare ostacoli, a muoversi agilmente nel traffico, a fermarsi quando richiesto.

Scopo del progetto è l’applicabilità di tale tecnologia nella guida quotidiana per ridurre il numero degli incidenti stradali. Cosa in cui il Comune di Roma crede molto, avendo decido di sostenere il progetto affinché si implementi nell’ultimo miglio del contesto urbano. Ecco allora che a raccogliere la spazzatura o a trasportare beni da una parte all’altra della città ci potrebbero essere mezzi privi di conducente.[!BANNER]

I veicoli, ancora in versione prototipo, partiranno il prossimo 10 luglio e arriveranno a destinazione esattamente dopo tre mesi, in concomitanza con il World Expo 2010 di Shanghai. La loro dotazione tecnologica è notevole: 7 telecamere, 6 laserscanner, Gps – per il rilevamento dati – oltre che un sistema di pannelli solari applicati sul tetto che consentiranno loro di muoversi in totale autonomia energetica. Le sollecitazioni, sia a livello software sia hardware saranno fortissime, ovviamente: le estreme diversità delle condizioni del viaggio e la lunga durata dello stesso metteranno a dura prova entrambe le componenti.

Il primo di questi mezzi monterà soluzioni tecnologiche un po’ più “estreme“, finalizzate alla sperimentazione scientifica: guiderà autonomamente in alcuni tratti precisi, richiedendo un minimo intervento umano per la definizione delle rotte o in caso di situazioni critiche.

Il secondo, invece, dotato di un modulo più “conservativo”, seguirà la rotta definita dal primo e guiderà in maniera totalmente automatizzata: sarà questo infatti a essere replicato ai fini industriali. Gli ambiti di applicabilità sono diversi: in agricoltura, nelle costruzioni in ambienti ostili, nel trasporto merci fra continenti diversi.

Insomma, è una tecnologia destinata a non rimanere disoccupata e a generare vantaggi economici, sociali ed ecologici rilevanti. Il progetto prevede che i due mezzi vengano scortati da altri veicoli: due di backup, quattro camion di supporto logistico e due per la copertura mediatica, questi ultimi sei targati tutti Overland. La carovana ipertecnologica dunque si sta per mettere in moto e sul navigatore come destinazione c’è scritto “immediato futuro”.

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