La chiusura dello spazio aereo ha sancito il boom dei siti internet che mettono in contatto persone che devono andare nella stessa direzione
La chiusura dello spazio aereo ha sancito il boom dei siti internet che mettono in contatto persone che devono andare nella stessa direzione
Facebook, internet, e-mail, Twitter. Mancano solo i piccioni viaggiatori e i segnali di fumo e poi siamo al completo. Se da un lato il vulcano manda in tilt il traffico aereo in Europa, dall’altro aiuta a migliorare le relazioni personali e la fantasia di chi deve viaggiare con urgenza: è infatti boom dei siti internet che offrono passaggi in auto o dei siti, come Facebook, che mettono in comunicazione persone sconosciute che devono andare nella stessa direzione. Il meccanismo è semplice: chi è pronto a partire lo scrive online, gli iscritti al servizio di autostop 2.0 rilanciano il messaggio e chi ha bisogno di un passaggio si fa avanti per condividere il tragitto, in cambio di un contributo per le spese di viaggio.
Dal blocco dei primi voli, migliaia di viaggiatori si sono collegati ogni ora a www.roadsharing.com, il sito nato nel 2008 per condividere passaggi in auto condividere il noleggio di una macchina. Dai cellulari e notebook i viaggiatori bloccati negli aeroporti hanno inviato su Twitter e su Roadsharing.com richieste con i tag roadsharing e getmehome creando un flusso continuo di contatti per condividere auto, furgoni ed altri mezzi per tornare a casa. Il servizio di carpooling, in cinque lingue, è gratuito.
In questi giorni va per la maggiore anche Postoinauto.it o la pagina Facebook, creata da due mesi proprio per questo scopo e che in questi giorni è stata presa d’assalto.[!BANNER]
Intanto gli utenti del sito sono scatenati. “Qualcuno parte da Amsterdam e deve andare a Bologna? Va bene anche qualsiasi regione dell’Italia del nord, in modo che dopo possa proseguire in treno”. Le risposte possono arrivare anche nel giro di pochi minuti e mettere sulla stessa auto persone diversissime tra loro, ma accomunate dalla stessa necessità . E si sa che, in caso di forza maggiore, la solidarietà aumenta.
Però la prudenza non è mai troppo: su questi siti, la registrazione è obbligatoria mentre gli iscritti possono monitorare le attività di chi offre passaggi e consultare i commenti degli utenti dopo ogni viaggio.