Cronometri fermati sul tempo di 6’43”2: la P1 LM by Lanzante Motorsport e con Kenny Brack al volante è la vettura stradale più veloce di sempre al Nurburgring.
La scorsa settimana è stata di superlavoro per lo staff di servizio al Nurburgring. All’evento clou del fine settimana (la 24 Ore conquistata sul filo di lana dalla Audi R8 LMS portata in gara da Van der Linde, De Philippi, Mies e Markus Winkelhock), si sono aggiunti il vernissage della imminente Bmw M8, le prime “sgambate” del Suv Lamborghini Urus e, ciliegina sulla torta, un record assoluto sul giro.
Il nuovo primato sul classico tracciato della Nordschleife, ottenuto nei giorni scorsi, è appannaggio della McLaren P1 LM, hypercar realizzata da Woking nel 2016 con l’obiettivo di allestire un lotto di esemplari “street legal” derivati dalla P1 GTR destinata agli impieghi agonistici.
La P1 LM (ribattezzata “XP1 LM”), con al volante Kenny Brack – lo svedese vincitore della 500 Miglia di Indianapolis 1999 e trionfatore, l’anno precedente, alla Indy Racing League –, calzata con un set di pneumatici Pirelli Trofeo e allestita da Lanzante Motorsport, ha letteralmente frantumato il primato sul giro al Nurburgring: i cronometri si sono fermati sullo strabiliante tempo di 6’43”2, che detronizza di fatto il record di 6’45”9 ottenuto nelle scorse settimane dalla supercar elettrica NIO EP9 (i cinesi costruttori della biposto a zero emissioni psossono comunque consolarsi: il primato fra le auto elettriche al Nurburgring per ora non glielo leva nessuno) e il 6’52”01 fatto segnare, nei mesi scorsi, da Lamborghini Huracàn Performante con il collaudatore Marco Mapelli al volante.
A onore di McLaren P1 LM e dei tecnici Lanzante Motorsport (che l’anno scorso avevano allestito sei esemplari di McLaren P1–GTR in previsione di impieghi “stradali”), va detto che il tempo-record ottenuto nei giorni scorsi al Nurburgring si aggiunge al riconoscimento di vettura “street legal” più veloce di sempre ad avere scalato la collina di Goodwood (una delle kermesse che compongono il Goodwood Festival of Speed di giugno): il record venne registrato nell’edizione 2016 dell’evento.
La McLaren P1 LM, derivata dalla P1-GTR da 1.000 CV, ne mantiene l’impostazione powertrain ibrida, che prevede l’utilizzo della conosciuta unità V8 da 3,8 litri propria dei modelli di Woking, insieme ad un motore elettrico. A differenza di quanto spesso avviene nella riconversione di un’auto da corsa in unità “stradale”, la trasformazione operata dai tecnici della factory britannica Lanzante ha permesso di ottenere il progetto P1 LM con una sensibile riduzione di peso. La vettura, infatti, è stata “spogliata” dei sollevatori idraulici previsti dalle regolamentazioni FIA, ha ricevuto un nuovo impianto di scarico in Inconel, bulloneria in lega di titanio, finestratura laterale in Lexan e pannelleria del vano motore placcata in oro. Il risultato messo in evidenza dalla bilancia è stato di un risparmio di circa 60 kg rispetto a McLaren P1-GTR.
Oltre a ciò, va considerato un maggiore apporto aerodinamico, frutto di un nuovo studio sul carico verticale al quale Lanzante – con la collaborazione dei telaisti McLaren – è arrivato con la modifica dello splitter anteriore, delle “minigonne” laterali e dell’ampio alettone posteriore.