Non c’è ancora nulla di definitivo, tuttavia si tratta di una proposta di legge da inserire fra le discussioni di Bilancio sul tavolo del Governo norvegese: se approvata, comporterebbe un “superbollo” per le auto elettriche più pesanti.
Finora considerata “isola felice” per il sempre più prolifico settore dell’auto elettrica, presto la Norvegia potrebbe applicare i primi paletti alla diffusione degli autoveicoli a zero emissioni. Attenzione: non si tratta di nuove imposte che colpiscano “a pioggia” gli automobilisti che, per motivi di attenzione all’ambiente, per le notevoli agevolazioni e i benefit concessi all’impiego delle auto elettriche, decidano di utilizzare la propulsione zero emissioni per i propri spostamenti.
Secondo una notizia “captata” in queste ore dal Web, sui tavoli del Parlamento norvegese sta per essere discussa una legge che, qualora venisse approvata, rischierebbe in prima battuta di dare il via a notevoli discussioni; e, un domani, rappresenterebbe un primo “giro di vite” alla diffusione dell’auto elettrica nel Paese scandinavo che, negli ultimi anni, ha attuato concrete misure di incentivo al passaggio degli automobilisti verso la trazione elettrica.
Il principio base, stando a quanto si apprende dalla stampa norvegese, è costituito dal fattore peso. In poche parole: più l’auto è pesante, maggiori sarebbero le imposte da versare alle casse dello Stato. Un’argomentazione che, di primo acchito, potrebbe risultare corretta: gli automezzi più pesanti tendono a consumare le strade in misura maggiore rispetto a quelli più leggeri; generalmente, sono di dimensioni adeguate alla “stazza”, e di conseguenza ingombrano di più.
Tutto questo, in ogni caso, esaminando la questione con lo “spannometro” delle ipotesi. All’atto pratico, il disegno di legge deve ancora essere discusso dal Governo norvegese (viene contenuto nella legge di Bilancio statale, che sarà al vaglio nei prossimi giorni).
Certo è che, maliziosamente, alcuni organi di stampa locali hanno già battezzato la proposta come “decreto anti-Tesla”, ricordando cioè come il marchio californiano – che in Norvegia possiede il principale mercato europeo – con il progressivo sviluppo di tecnologie “range extended” (dunque: batterie più grandi e, per questo, più pesanti) si ritroverebbe la propria lineup in vendita in Norvegia tassata da un minimo di 7.000 corone (poco meno di 750 euro) annuali per il proprio modello più “leggero” (Model S 75D, che pesa 2.090 kg in assetto di marcia) a ben 70.000 corone (7.470 euro) per quello più “pesante” (Model X P100D, che denuncia 2.509 kg).
Si tratta di cifre piuttosto elevate, seppure è bene considerare che in Norvegia, a fronte di una disoccupazione che non arriva al 4% e a politiche sociali attente al benessere della comunità, lo stipendio medio può raggiungere anche importi nell’ordine di 4.000 euro al mese.