Una Dodge Viper, alla quale il conducente ha (a quanto pare) disattivato il controllo trazione, compie un coamoroso testacoda e termina contro un marciapiede, distruggendo l’avantreno.
Fra le supercar “nude e crude”, Dodge Viper rappresenta un esempio emblematico. La leggendaria GT-simbolo del marchio oggi nell’orbita FCA è una vettura realmente “vecchio stampo”: in stato di eruzione permanente, la biposto oggi a marchio SRT, seppure oggetto di un profondo re-engineering operato nel 2012 rispetto alla precedente biposto a marchio Dodge, resta una poderosa coupé da 650 CV in grado di raggiungere i 330 km/h di velocità massima e di schizzare da 0 a 100 km/h in 4”.
Le versioni più recenti vengono equipaggiate con i principali dispositivi di assistenza alla guida, tuttavia disattivabili: una funzionalità, quest’ultima, che sprigiona tutta la ruvidità della GT di Detroit e la rende, giocoforza, governabile soltanto dai guidatori più esperti. Altrimenti, ci si trova ad aver a che fare con un “mostro” imprevedibile.
È quanto avvenuto recentemente in occasione di un evento di Cars and Coffee, e documentato in una sequenza video. Nel filmato, una immacolata Viper esce da una curva a destra, presa a velocità nemmeno troppo sostenuta. Purtroppo per il conducente, la poderosa coppia motrice erogata alle ruote posteriori (814 Nm), abbinata – come si diceva – ad una guida “libera e bella” (vale a dire, appunto, senza alcun controllo trazione), se non dosata con attenzione, rischia di trasformare la supercoupé a stelle e strisce in un proiettile impazzito. Come, del resto, avviene nel video: la vettura, a causa di un eccesso di accelerazione in curva, si “imbarca” col retrotreno, compie un improvviso testacoda e termina la propria corsa contro un marciapiede. Pochi danni alla carrozzeria, se si esclude una “strisciata” nel sottoporta lato guida; ma in seguito all’urto, sospensione anteriore e relativi braccetti (sempre collegati alla ruota di sinistra) divelti. Risultato: Viper azzoppata, improvvido conducente non si sa se più amareggiato per la propria imperizia o deciso a volere scomparire per gli scherni ricevuti dagli appassionati che hanno assistito alla scena.
Gli unici ad avere ottenuto un certo tornaconto dall’episodio sono due: il meccanico (che viene a recuperare la vettura con il carro attrezzi), e il carrozziere.