Di nuovo sostituito il vecchio nome Rabbit, tornato sulle targhette posteriori dopo 20 anni. La sesta serie si chiamerà Golf anche negli USA
Di nuovo sostituito il vecchio nome Rabbit, tornato sulle targhette posteriori dopo 20 anni. La sesta serie si chiamerà Golf anche negli USA
.
No, il Rabbit non piace. Nonostante la convinzione di Kerri Martin, ex responsabile della divisione Innovazioni di Volkswagen USA, che tre anni fa aveva resuscitato il nome con il quale era stata chiamata la Golf per il mercato nord americano negli anni ’70 e ’80.
E Volkswagen USA uccide il Rabbit e torna ad indossare il Golf. La sesta serie della berlina tedesca (ma costruita negli stabilimenti di Westmoreland in Pennsylvania) si chiamerà di nuovo Golf, esattamente come la sua sorella europea.
I motivi che avevano portato Martin e l’allora responsabile del settore Pubblicità Crispin Porter Bogusky a mutare per la seconda volta il nome per l’arrivo negli USA della Golf Mk V erano affettivi. Il loro ragionamento era: i clienti Volkswagen vogliono instaurare un legame di affetto con le loro vetture. Nomi quali Maggiolino, Fox o Rabbit li aiutano in questo (dimenticando, forse, come proprio la Fox non abbia ottenuto il successo sperato).
Secondo Wolfgang Bernhard, successore di Kerri Martin, è necessario tornare al nome Golf (utilizzato fino al 2006), perché il pur simpatico Rabbit ricorderebbe a molti americani una versione della Golf di qualità inferiore rispetto a quella tedesca. Come, appunto, la Rabbit di venti e più anni fa.
In effetti, non è che i volumi di vendita della Rabbit (equivalente della Golf quinta serie), dal 2006 a tutt’oggi, siano stati esplosivi, è il concetto con il quale Bernhard giustifica il nuovo cambiamento del nome.
Jochen Sengpiehl, Direttore Marketing della Volkswagen, in occasione del lancio della nuova GTI ha confermato tutto. Ed ecco spiegato, secondo le logiche dell’azienda, il motivo della seconda cancellazione del nome Rabbit.