Un facoltoso gentleman driver di Miami ha appeso al muro della propria abitazione la sua Zonda Revolucion. E, sorpresa!, non è neanche quella “vera”, che si trova ben custodita in garage.
Un’idea “estrema” per la “utlimate edition” di una delle hypercar più rappresentative della più recente “infornata” di settore? Ecco la soluzione: appenderla al muro del proprio salotto di casa. Proprio come un quadro d’autore, in esposizione per la delizia dei cultori. L’idea non è propriamente nuova nel suo genere (gli appassionati ricordano la monoposto di F1 che il pilota svedese Joakim Bonnier, all’alba degli anni 70, si fece “installare” fra le mura domestiche); è tuttavia sintomatica della passione che accomuna tutti gli enthusiast di vetture di grande prestigio. Se, poi, l’esemplare in questione è una Pagani Zonda Revolucion (versione “evolutiva” di Zonda R, ma non omologata per l’impiego stradale), nella quale la poderosa unità 6.0 V12 aspirata di origine Mercedes-AMG sprigiona 800 CV, il gioco è fatto.
La singolarissima “opera” è visibile nel salotto di un collezionista di Miami, tanto facoltoso (e ci mancherebbe altro!, trattandosi di una hypercar a suo tempo messa in vendita ad una cifra che oscillava sui 2,2 milioni di euro) quanto “spontaneo”: Pablo Pérez Companc, gentleman driver di origine argentina. Il quale, dal canto suo, riserva agli sbigottiti ospiti la “vera” sorpresa della propria collezione: come spesso avviene fra le opere d’arte, la Pagani Zonda Revolucion “appesa” non è quella autentica. O meglio: lo è, ma soltanto nel corpo vettura, peraltro prezioso essendo realizzato interamente in fibra di carbonio e caratterizzato da una serie di appendici aerodinamiche finalizzate al massimo rendimento della incredibile hypercar emiliana. Una “copia conforme”, insomma: la Zonda Revolucion “intera” (con tutta la componente meccatronica e l’abitacolo) si trova custodita nel garage del fanatico appassionato di supercoupé.