Giangiacomo Feltrinelli era un cliente fedele Citroen con le quali viaggiò in Europa per le sue ricerche culturali.
Tra i personaggi che hanno amato le qualità delle vetture Citroen troviamo anche Giangiacomo Feltrinelli, il quale, come si evince dal libro “Senior Service” scritto dal figlio Carlo, aveva scoperto il comfort e la sicurezza delle vetture del Double Chevron già in giovane età, precisamente tra il 1952 ed il 1954. Infatti, Giangiacomo Feltrinelli e Giuseppe del Bo attraversano l’Europa in lungo e in largo per costruire quella che sarà la “Biblioteca Feltrinelli”.
Dal racconto di Carlo Feltrinelli viene fuori un Giangiacomo che “guida le Citroen con molta dimestichezza, senza preoccuparsi troppo delle ammaccature sul parafango; e se guida da tramortire, è instancabile. Le scorribande con zio Sergio (soprannome di Giuseppe dal Bo) a setacciare l’Europa per trovare libri e carte rimarranno nei discorsi come vere leggende di famiglia”.
Nello specifico, Feltrinelli era al volante di una Traction Avant 15 Six nera con la quale stava salvando una parte fondamentale della cultura del continente. Più tardi, quando fu presentata la DS19, Feltrinelli fu tra i primi a volerne una. La scelse nera con tetto azzurrino e interni ocra.
In seguito ne prese un’altra perché per lui la DS era una sorta di biglietto da visita, la compagna inseparabile di viaggi lunghissimi che lo portarono fino in Unione Sovietica, da dove riuscì a prendere i manoscritti direttamente da Boris Pasternak per pubblicare il Dottor Zivago.
Di solito, al momento di cambiare auto, le sue DS venivano utilizzate come seconda auto o regalate, come quella che, con tutta probabilità, offrì al pittore Ligabue. Tra le avventure di Feltrinelli al volante della DS c’è sicuramente quella della Firenze alluvionata, dove, nonostante i divieti alla circolazione, con l’auto regolata sulla massima altezza, riuscì a farsi largo per offrire soccorso agli alluvionati ed ai suoi dipendenti.