Dacia Sandero Stepway 1.5 dCi Easy-R: la prova su strada
Spirito da crossover e consumi contenuti per la Dacia Sandero a “ruote alte” e con cambio automatico.
La Dacia Sandero Stepway si rifà il trucco, con moderazione, e si rivolge, come sempre, ad una categoria di automobilisti eterogenea, che vuole risparmiare ma con stile e senza rinunciare ai contenuti. Per questo l’abbiamo provata con il [glossario slug=”cambio-automatico”] robotizzato a 6 rapporti accoppiato al noto 1.5 dCi di origine Renault.
Esterni: muscoli in bella vista
La Dacia Sandero ha una linea piacevole, armonica, senza tagli o spigoli netti, nella quale le superfici si raccordano con equilibrio, la Stepway osa di più, vanta una maggiore altezza da terra: 173 mm contro 132 mm; presenta delle protezioni all’anteriore ed al posteriore, e vanta dei passaruota ricoperti in plastica che si uniformano alle zone in materiale scuro della parte bassa della vettura. Cambiano anche i gruppi ottici, rivisti nella parte interna con nuove luci diurne a LED davanti e con una nuova firma luminosa dietro. I cerchi in lega e le barre portatutto completano il quadro e rafforzano l’immagine da off-road.
Interni: tanta sostanza e qualche soluzione originale
L’abitacolo della Dacia in prova svela nuovi dettagli come i particolari in cromo satinato, le maniglie 3D, i nuovi rivestimenti in tessuto ed il volante a 4 razze in luogo del precedente a 3 razze. Non manca un sistema multimediale, il Media Nav Evolution, con schermo da 7 pollici, semplice ed intuitivo nell’utilizzo. Particolare la disposizione dei comandi degli alzavetri posteriori gestibili dal posto guida, con i pulsanti posizionati sul tunnel centrale che impediscono la chiusura contemporanea di tutti i vetri, visto che quelli anteriori si comandano dal pannello porta. Inoltre, è avvertibile il tentativo di migliorare le finiture con delle coperture di alcune viti che prima erano a vista. Ampio il bagagliaio per una vettura di segmento B: 320 litri che possono essere ampliati a 1.200 litri abbattendo il divano posteriore.
Al volante: comoda e parsimoniosa
Alla guida la Sandero Stepway non risente della maggiore altezza da terra, è prevedibile, come la maggior parte delle trazioni anteriori, e l’assetto morbido ma comunque rigoroso una volta trovato l’appoggio, consente di superare con tranquillità le asperità stradali e di avere la giusta tenuta in curva. Chiaramente, come indica lo sterzo più progressivo che pronto, è improntata per una guida di stampo turistico, e il cambio robotizzato a 6 rapporti conferma quest’indole. Infatti, se si viaggia con tranquillità i passaggi da un rapporto all’altro avvengono con fluidità, mentre se si pretendono risposte più pronte ci si ritrova a fare i conti con un effetto elastico che va mitigato alleggerendo il pedale dell’acceleratore. Il motore 1.5 dCi da 90 CV e 220 Nm di coppia di origine Renault è una certezza: pronto, vivace quando si spinge, silenzioso e soprattutto parsimonioso, al punto che non è difficile percorrere 22-23 km/l.
Prezzo: davvero imbattibile
Difficile trovare una vettura a [glossario slug=”baricentro”] alto, in puro stile crossover, con tanto di sistema multimediale con schermo a 7 pollici, climatizzatore, sensori di parcheggio e cruise control ad un prezzo di 13.250 Euro. Le utilitarie generaliste con motore diesel ed una dotazione discreta costano decisamente di più.
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