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Dimentica l’auto per vent’anni: la ritrova, ma il vecchio amore è pronto per la demolizione

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 17 nov 2017
Dimentica l’auto per vent’anni: la ritrova, ma il vecchio amore è pronto per la demolizione
Singolare episodio avvenuto a Francoforte: un automobilista non è mai più riuscito a ricordare dove avesse parcheggiato nel 1997. Un caso fortuito ha permesso il ritrovamento dell’auto; ma ne restava ben poco.

“… Ma dove ho parcheggiato?”. Quante volte ciascuno di noi si è posto questa domanda. Alcuni, armati di calma e sangue freddo, riflettono un momento, si concentrano e, il più delle volte, riescono ad orientarsi verso il luogo nel quale hanno lasciato momentaneamente la vettura. Altri hanno bisogno di un più intenso sforzo cerebrale.

La catena della memoria, si sa, è lunga, complessa e non è mai uguale da soggetto a soggetto. Sinapsi ballerine e a volte dispettose registrano miliardi di informazioni, e per il nostro “impianto elettrico” (la plasticità dei neuroni che attraversano il cervello e comandano le terminazioni nervose) può, a volte, risultare maggiormente difficoltoso individuare un oggetto di nostra proprietà lasciato per qualche minuto, o qualche ora, “da parte”.

Difficoltoso, certo; e però a volte anche impossibile da sbrogliare. Nei casi più gravi, può trattarsi della TGA-o amnesia globale transitoria. A prescindere dal singolo caso clinico, e in assenza di ulteriori diagnosi, è tuttavia singolare ciò che è avvenuto ad un automobilista di Francoforte, che non si è più ricordato dove avesse parcheggiato la propria auto. Ma non per un’ora, neanche per due. E nemmeno per un giorno o una settimana: qua si tratta di vent’anni.

Il clamoroso episodio è stato ripreso nelle scorse ore dall’edizione online del quotidiano locale Augsburger Allgemeine. Protagonista, come detto, un cittadino di Francoforte, che meriterebbe un riconoscimento per la più lunga amnesia “automobilistica” del mondo. Nel 1997, infatti, egli aveva parcheggiato l’auto: ma dove? Nonostante tutti gli sforzi di memoria, lo smemorato automobilista non fu più in grado di ritrovare la propria vettura. Tanto che la diede per dispersa e, come si suol dire, non ci pensò più.

Tutto questo fino a pochi giorni fa: il veicolo, infatti, era stato lasciato nell’area di un edificio industriale. E lì ha riposato indisturbato per tutto questo tempo. Soltanto un accertamento da parte della polizia locale, in seguito alla prossima demolizione dell’edificio, ha permesso di rintracciare il proprietario della sfortunata vettura. Il quale, oggi 76enne, si è recato nel parcheggio famoso per unirsi nuovamente con la sua vettura del tempo che fu. Gli anni e il prolungato soggiorno “en plein air”, tuttavia, avevano compiuto la definitiva opera distruttrice: dell’auto di vent’anni fa, nel frattempo, non è rimasto molto, soltanto una carcassa malridotta e ben poco utile a riprendere la strada. Conclusione: la demolizione. Con una certa tristezza da parte del protagonista (e ci si chiede se, in tutto questo tempo, egli abbia provveduto a pagare il “bollo” e l’assicurazione).

Un consiglio: quando si parcheggia l’auto in luoghi “nuovi” o aree affollate di altri veicoli, può essere buona norma registrarsi nella memoria punti di riferimento ad hoc, oppure fotografare con il telefonino dettagli che potranno tornare utili per eventualmente ritrovare l’auto.

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