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Donkervoort D8 GTO-JD70: i prezzi della roadster da 415 CV

Di Redazione
Pubblicato il 17 giu 2020
Donkervoort D8 GTO-JD70: i prezzi della roadster da 415 CV
Leggerissima (meno di 700 kg), compatta, ultrapotente: per i 70 anni del fondatore, una serie speciale della biposto ispirata all’immortale Lotus Seven.

C’è la leggerissima e quella più potente; la versione che mette la tradizione “minimal” in primo piano e quella maggiormente votata ai track day. Sulla “filosofia” Lotus Seven, da più di sessant’anni sempre differente (in base alle numerosissime personalizzazioni offerte agli appassionati) eppure sempre uguale a se stessa, sono diversi i Costruttori artigianali e semi-artigianali che nel tempo si sono cimentati nello sviluppo di modelli in possesso di un’impronta quanto più “personale”. La factory olandese Donkervoort, che ha felicemente raggiunto e superato il quarantesimo anniversario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1978 ad opera di Jopp Donkervoort, punta da sempre i propri riflettori sulla volontà di “estremizzare” gli atout della leggendaria roadster di Hethel.

Un esempio (l’ultimo, in ordine di tempo) viene rappresentato dall’esordio di Donkervoort D8 GTO-JD70 sul mercato. Ovvero una serie speciale, programmata in 70 unità ed annunciata nell’autunno 2019, su base della roadster D8 GTO – cioè il modello più performante nella lineup dell’azienda olandese – e dedicata ai settant’anni del fondatore. “JD70”, appunto. E, tanto per non farsi mancare niente, provvista di una serie di sostanziosi upgrade che innalzano ulteriormente l’asticella delle prestazioni velocistiche e delle tecnologie costruttive. Il tutto, fermo restando l’obiettivo del contenimento del peso, un “punto fermo” per Colin Chapman e che Jopp Donkervoort è riuscito a mantenere.

415 CV per 700 kg: c’è di che entusiasmarsi

“L’auto più potente che abbiamo mai costruito”: è il messaggio attraverso il quale Donkervoort accompagna il debutto commerciale della nuova “bestiolina da strada”. Una biposto street legal che, se non fosse per la presenza dell’impianto di illuminazione, dei parafanghi e delle targhe, sarebbe un’auto da corsa in tutto e per tutto. Sotto il (lungo, in proporzione alle dimensioni esterne: la lunghezza non supera i 3,85 m, su un passo di 2.300 mm) cofano motore, trova posto l’unità motrice 2.5 Tfsi a cinque cilindri di origine Audi (motorizzazione pluripremiata: ha conquistato, in nove edizioni consecutive, il premio “International Engine of the Year” nella categoria da 2 a 2,5 litri), la cui potenza – trasferita al retrotreno attraverso un differenziale a slittamento limitato di tipo meccanico – è stata portata a ben 415 CV e la coppia massima, 560 Nm disponibili in un ampio range di lavoro (da 1.750 a 6.350 giri/min) denota una notevole elasticità. Tanto che la trasmissione può “accontentarsi” di un cambio Tremec ravvicinato a cinque rapporti. Se si considera che il peso della nuova serie speciale Donkervoort D8 GTO-JD70 non supera i 700 kg, il gioco è fatto.

Velocità e accelerazione: è un razzo terrestre

Dati alla mano, indica Donkervoort, i valori prestazionali sono “adeguati” al peso ed alla meccatronica; dunque, elevatissimi.

  • Velocità massima dichiarata: 280 km/h
  • Tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h: 2”7
  • Tempo di accelerazione da 0 a 200 km/h: 7”7.

La prima roadster 2G adattata all’impiego stradale

Strabiliante, considerato che – secondo il progetto della factory olandese – si tratta di una vettura utilizzabile “tutti i giorni”, l’accelerazione laterale massima: 2.05G, tanto che per “sopportare” la poderosa forza vettoriale è stato necessario procedere all’adozione di un set di pneumatici high performance Nankang da, rispettivamente, 235/45 – 17 all’avantreno e 245/40 – 18 al retrotreno. I cerchi sono, dunque, di diametro e sezione differenti: da 8×17” anteriormente, e da 9×18” alle ruote posteriori.

Un sofisticato engineering per la fibra di carbonio

Meno di 700 kg (per la precisione, la ultra-roadster olandese viene dichiarata per 680 kg) vengono giustificati, per la serie speciale Donkervoort D8 GTO-JD70, dal ricorso ad una tecnologia avanzatissima nella lavorazione della fibra di carbonio, che costituisce gran parte (il 95%) dei componenti carrozzeria: si tratta, nello specifico, dell’engineering Ex-Core, che viene utilizzato per gli elementi delle porte in un unico pezzo.

Ed ecco quanto costa: tenetevi forte…

Tanta tecnologia e artigianalità costano, e non poco: il prezzo-base indicato dall’azienda olandese per la serie speciale Donkervoort D8 GTO-JD70 è di 198.000 euro. Una cifra che, giocoforza, è potenzialmente appannaggio di ben poche tasche (la nuova ultra-roadster prodotta in serie limitata non è, d’altro canto, una vettura “anonima”: vuole fare della propria immagine il perfetto tramite funzionale con le elevatissime performance che è in grado di offrire; e le tecnologie, in questo senso, si pagano).

Di serie è già particolarmente aggressiva

Nella configurazione “di serie”, la vettura viene provvista di un display-strumentazione digitale a colori, di sedili con guscio in fibra di carbonio e rivestiti in pelle nera, e di un volante multifunzione a sgancio rapido rivestito in pelle scamosciata; l’impianto frenante viene fornito dallo specialista italiano Tar-Ox, e si compone di dischi anteriori da 310×24 mm con pinze a sei pistoncini e dischi posteriori da 285×24 mm con pinze a singolo pistoncino (a richiesta a sei pistoncini anch’esse); la dinamica veicolo si avvale del Traction control regolabile.

Te la personalizzi come vuoi

È in ogni caso possibile far lievitare ulteriormente il prezzo di vendita, se si sceglie nel vasto catalogo di accessori proposti in opzione: dal sistema di raffreddamento del differenziale a slittamento limitato al tunnel di trasmissione in fibra di carbonio, ai sedili anatomici ultraleggeri realizzati “in casa” pronti a sostituire i “gusci” in fibra di carbonio offerti di serie, alle cinture di sicurezza FIA a sei punti (oppure, per i più “tranquilli”, a quattro punti), al kit di gruppi ottici allo Xeno, per proseguire con – a scelta – l’ABS Bosch Race, la telecamera posteriore, il “Wind Package” utile alla riduzione delle turbolenze intorno al cockpit, il quadro strumenti ulteriormente alleggerito e con display che riporta funzioni utili all’utilizzo in pista, un rollbar a gabbia “Blister Berg” e un condizionatore (leggero, per non incidere troppo sul peso).

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