L’inedita naked ad altissime prestazioni risulta strettamente imparentata con la Brutale 1000 RR Serie Oro.
MV Agusta è pronta a lanciare sul mercato la nuova Brutale 1000 RR 2020, naked dalle altissime prestazioni, strettamente imparentata con la Brutale 1000 RR Serie Oro, entrata di recente in produzione. Svelata in anteprima sotto i riflettori di EICMA 2019, la nuova supernaked della Casa varesina propone una ricetta irresistibile per i centauri amanti delle prestazioni, ovvero sicurezza e confort mescolati sapientemente con le prestazioni di una superbike. L’obiettivo – perfettamente raggiunto – dal team di MV Agusta era quello di fornire una moto potente e super performante per divertirsi tra i cordoli di una pista (parliamo di 300km/h come velocità massima), ma nello stesso tempo mettere a dispozione una naked comoda e confortevole durante l’utilizzo quotidiano o per una gita fuori porta.
Look emozionale
Per quanto riguarda l’estetica di questa naked, è difficile scovare le differenze con la versione “Serie Oro”. Il design ispirato alla Brutale 750 del 1998 viene evoluto con sapienti tocchi, non mancano le Cornering Lights gestite dalla piattaforma inerziale e le Daylight Running Lights. Non manca inoltre la fibra di carbonio che compone le sovrastrutture, mentre la viteria è stata realizzata in acciaio invece che in titanio come sull’edizione limitata. Stesso discorso per i cerchi in alluminio che sostituiscono quelli in carbonio della Serie Oro. E’ possibile richiedere i sistema di tracking GPS come optional a pagamento, mentre la presenza del display TFT da 5 pollici permette al centauro di settare tutte le regolazioni elettroniche. Queste ultime possono essere gestire anche in remoto tramite la MV Ride App, scaricabile sul proprio smartphone. Nonostante l’utilizzo di materiali meno ricercati rispetto alla Serie Oro, il peso della Brutale 1000 RR 2020 resta entro i 186 kg.
Cuore da 208 CV
La nuova Brutale 1000 RR sfrutta un poderoso quattro cilindri che può contare su un know how tecnico derivato dalle competizioni sia di F1 che MotoGp. La sua potenza raggiunge i 208 CV a 13.450 giri e 116,5 Nm di coppia massima. Può contare su bielle in titanio, lubrificazione con sistema a “splitter”, che separa l’olio dagli organi meccanici in movimento, in un carter semisecco: in questo modo è possibile offrire una lubrificazione ottimale anche quando si effettuano pieghe estreme o impennate. I tecnici hanno lavorato anche sulla rumorosità della moto, ottimizzata grazie all’uso di inediti ingranaggi. Per l’aspirazione si è optato per l’uso di due coppie di iniettori, suddivisi in quattro inferiori firmati Mikuni e quattro superiori a doccia della Magneti Marelli. Il tutto viene coadiuvato da impianto di scarico Arrow 4-1-4 dotato di valvola parzializzatrice.
Ciclistica
La Brutale 1000 RR può contare su un telaio a struttura mista con traliccio in acciaio e piastre laterali. Non mancano inoltre dei sofisticati componenti aerodinamici che permettono di gestire al meglio la moto alle più alte velcoità. L’interasse risulta pari a 1.415 mm e l’avancorsa è di 97, mentre per quanto riguarda l’impianto frenante vengono sfruttate pinze radiali Brembo Stylema e dischi flottanti da 320 mm all’anteriroe. Al posteriore troviamo invece un disco da 220 mm morso da una pinza a due pistoncini. L’ABS è gestito da un’unità Bosch 9 Plus con Race Mode.
La ricca dotazione viene completata dalla presenza di una forcella Öhlins Nix EC con trattamento superficiale TIN che risulta regolabile elettronicamente nel freno idraulico in estensione e in compressione, mentre il mono posteriore utilizza un monobraccio in alluminio. Infine anche l’ammortizzatore di sterzo Öhlins EC utilizza una regolazione elettronica.