Al Salone di Colonia fa il suo debutto una splendida reinterpretazione dell’omonima ed iconica moto del 1981 targata Suzuki.
Suzuki ha svelato in anteprima mondiale a Intermot 2018, conosciuto anche come Salone di Colonia (3-7 ottobre), la nuova Suzuki Katana, reinterpretazione dell’omonima ed iconica moto sportiva del 1981 firmata dalla Casa di Hamamatsu.
Derivata dalla KATANA 3.0 CONCEPT, disegnata dall’italiano Rodolfo Frascoli ed esposta a EICMA 2017, la nuova Katana elabora in chiave moderna i tratti scultorei della prima generazione, considerati in quell’epoca decisamente futuristici. Il cupolino dalle forme squadrate ed abbinato ad un faro a LED richiama il frontale dell’antenata, strizzando l’occhio alla tradizionale spada giapponese che dà nome a questa due ruote. Il codino dalle forme essenziali viene invce accentuato dalla sella bicolore con dettagli in rosso, esaltando allo stesso tempo le forme muscolose di questa motocicletta.
Per offrire un elevato controllo nella guida veloce e un ottimo confort in città, la posizione di guida della Katana risulta leggermente eretta, inoltre la sella alta 825 mm e i fianchi snelli del veicolo permettono di avere un appoggio dei piedi a terra ben saldo. Per la strumentazione si è scelto un display LCD multifunzione capace di fornire al pilota tutte le informazioni necessarie, inoltre dovrebbe risultare ben leggibili in qualsiasi situazione di luce e condizione meteo.
La meccanica che equipaggia la Katana è quella super collaudata e molto apprezzata della GSX-R1000 K5 del 2005, famosa per aver primeggiato in numerose competizioni internazionali. Il propulsore è stato ottimizzato per un uso stradale, grazie anche all’uso di un sistema di scarico 4-in-2-in-1, abbinato ad un silenziatore nero che punta verso l’alto. Il lavoro degli ingegneri della Casa giapponese ha permesso di ottenere da questo quattro cilindri una potenza di 150 CV, facilmente gestibili grazie ad un’erogazione lineare e alla generosa disponibilità di coppia fin dai regimi più bassi, mentre se si desiderano emozioni forti basta girare la manopola del gas per ottenere tutta la potenza che si desidera.
Il telaio in alluminio a doppio trave risulta particolarmente rigido e compatto, inoltre la forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm risulta completamente regolabile, mentre il monoammortizzatore offre la possibilità di intervenire sul precarico molla e sul freno idraulico in estensione. Infine per l’impianto frenante si è scelto un sistema firmato Brembo con pinze freno anteriori ad attacco radiale abbinato a un sistema antibloccaggio ABS messo a punto dalla Bosch.