La Suzuki Katana debutta ad EICMA 2018. Sono tanti i richiami al passato di questa moto, ma sono moltissimi gli elementi da scoprire per una moto che ha già conquistato tutti.
Dopo averla vista al Salone di Colonia, Intermot 2018, adesso è toccato al pubblico di Milano assistere alla conoscenza con la nuova Suzuki Katana, una delle protagoniste di EICMA 2018. Al padiglione di Hamamatsu durante la kermesse meneghina è esposta in anteprima mondiale la nuova Katana in un’inedita colorazione nera, che dona al modello una maggiore grinta e personalità. Oltre alla nuovissima Katana, sotto ai riflettori sono esposte anche due Katana provenienti dal passato, come la 1100 del 1981 e la 750 del 1984 con faro a scomparsa, per sottolineare ancora di più il legame stretto tra la storia e il futuro della casa giapponese.
Per colpire i potenziali clienti del presente, l’attuale Katana deve confondere bene gli elementi della tradizione con quelli della modernità. Ne è nata, così, una linea in cui si fondono magistralmente tratti che richiamano la sagoma della prima generazione del 1981 ed elementi moderni. Ne è un esempio l’iconico cupolino, ispirato all’antenata e affilato proprio come una spada, il quale possiede però un futuristico faro a LED, tecnologia impiegata anche per la luce posteriore e le frecce.
A livello di ciclistica, la nuova Suzuki Katana possiede un telaio in alluminio rigido e leggero, sospensioni, freni e pneumatici di prima qualità. Questo permette di avere una moto agile e precisa, capace di sfruttare a pieno il motore 4 cilindri da 150 cavalli. Il quattro cilindri della Katana è derivato da un’altra celebre Suzuki del recente passato, la GSX-R1000, accuratamente messo a punto per un impiego stradale. Ovviamente la nuova creatura di Suzuki ha un ottimo comparto di elettronica, comprendente il controllo elettronico della trazione e dei dispositivi quali il Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist.
La Katana è una moto preziosa, che può essere facilmente personalizzata per renderla ancora più unica. E’ possibile avere il parafango anteriore in carbonio, materiale utilizzato anche per i coperchi della frizione e del carter motore. Chi volesse dare un tocco di rosso può invece optare per le pinze freno colorate, per un rivestimento speciale bi color per la sella e per gli sticker in tinta da applicare al cupolino e ai cerchi. Per un uso turistico non mancano poi le manopole riscaldabili e parabrezza fumé mentre gli slider da montare sui mozzi e gli adesivi di protezione permettono di preservare al meglio la moto.