Zero Motorcycles ha lanciato la SR/F lo scorso anno e adesso l’ha resa ancora più prestazionale e performante per partecipare alla Pikes Peak International Hill Climb.
Zero Motorcycles è un’azienda leader nel settore delle due ruote elettriche, ha grande ambizione e vuole primeggiare in questo segmento. L’idea è quella di innalzare sempre più gli standard qualitativi e prestazionali, così uno dei suoi progetti più importanti è la SR/F, moto lanciata a inizio anno. Anche le competizioni hanno la loro importanza per ottenere il riconoscimento come leader in questo mondo, così l’azienda californiana ha realizzato una variante nata per gareggiare, che affidata all’esperto pilota Cory West ha partecipato alla Pikes Peak International Hill Climb, lo scorso 30 giugno in Colorado.
Brian Wismann, VP of Product Development di Zero Motorcycles spiega il progetto SR/F: “Tutti gli sforzi sono stati profusi dai nostri ingegneri, che hanno saltato i pasti, trascorso notti insonni e sacrificato weekend per dedicarsi alla causa della Pikes Pike. Per questa occasione non avevano team dedicati o particolari budget a disposizione. La moto è stata costruita con la collaborazione dei nostri abituali e fidati fornitori, oltre a progetti innovativi creati da una squadra di ingegneri lasciata libera di esprimersi e sperimentare”.
La Zero SR/F riesce a sprigionare una potenza di 110 cavalli e 190 Nm di coppia, raggiungendo in questo modo delle prestazioni di assoluto livello. In questo modo è possibile competere, dati alla mano, con i marchi più rinomati del settore. Il programma aziendale “Blue Sky”, che incoraggia gli ingegneri di Zero Motorcycles a coltivare la propria creatività e a esplorare nuovi terreni, ha contribuito a far si che la SR/F fosse un mezzo sempre più prestazionale, anche grazie anche al prezioso aiuto di realtà come: Gates Carbon Drive, Showa, Pirelli, Dymag, SME Group e Hotbodies Racing.
Tecnicamente la SR/F per Pikes Peak si caratterizza per avere una cinghia di trasmissione in fibra di carbonio, per avere un’erogazione dolce della coppia dal motore concentrico e grazie alla tensione costante della cinghia per ottenere prestazioni pari o superiori a quelle dei motori a benzina. Per quanto riguarda le sospensioni le modifiche sono state effettuate da Showa, che ha optato per una forcella Balance Free Front Fork (BFF) e un monoammortizzatore Balance Free Rear Cushion lite (BFRC-lite) al posteriore. L’ultimo tocco è stata l’inclusione di due leve freno montate sul
manubrio che consentono una miglior modulazione della frenata al posteriore nelle pieghe estreme a destra, che sono state possibili solo per l’assenza della frizione. La carena è ovviamente in fibra di carbonio.