La Hyundai sposa la causa della mobilità sostenibile con una gamma elettrificata capace di soddisfare ogni esigenza.
La Hyundai ha evoluto la gamma con vetture ibride, ibride plug-in, ed elettriche che consentono di venire incontro alle esigenze green di ogni automobilista. Una serie di modelli differenti anche per quanto riguarda la tipologia di carrozzeria.
Ioniq: nata per sfidare la Prius
La prima ad arrivare sul mercato è stata la Ioniq, con una carrozzeria che riprende il tema stilistico della Toyota Prius, madre di tutte le ibride, per sfidarla sul suo stesso terreno. Rispetto alla rivale giapponese però, la Ioniq raddoppia, anzi triplica la sua offerta. Infatti, è disponibile nelle varianti ibrida, ibrida plug-in, ed elettrica. Le prime due hanno in comune il motore termico 1.6 ad iniezione diretta di benzina da 105 CV con cambio a doppia frizione a 6 marce, mentre il motore elettrico ha una potenza, rispettivamente, di 44 CV nella ibrida e di 61 CV nella ibrida plug-in, con una potenza totale che per entrambe è di 141 CV. In occasione del recente restyling questi modelli hanno guadagnato la frenata rigenerativa che consente di guidare con un solo pedale aumentando il grado di decelerazione. Inoltre, la plug-in riesce a viaggiare ad impatto zero per 60 km. La versione elettrica invece con il restyling ha guadagnato una batteria più potente che è passata da 28 kWh a 38,3 kWh e un’autonomia arrivata a 294 km. Il motore ha una potenza di 136 CV con una coppia di 295 Nm che viene erogata in maniera istantanea. A livello di tempi di ricarica sono sufficienti 54 minuti per avere l’80% di energia attraverso le colonnine rapide.
Kona: il SUV alla moda diventa sostenibile
Anche la Kona è arrivata in variante ibrida riprendendo lo schema motoristico della Ioniq, quindi con una potenza complessiva di 141 CV, ma traslandolo su una vettura a baricentro alto. Con l’eco driving assistant system aiuta il conducente a guidare in maniera sostenibile per sfruttare le potenzialità della power unit quando si viaggia in modalità Eco tra i 40 ed i 160 km/h. Esteticamente rimane audace e consente di montare anche cerchi da 18 pollici. Per chi vuole un’elettrica pura c’è anche la Kona Electric che, grazie ad una batteria da 64 kWh vanta un’autonomia dichiarata di 482 km. Per chi non si allontana dalla città c’è anche la variante con batteria da 39 kWh, 136 CV di potenza e 312 km di autonomia, ma è chiaro che la versione più potente, con 204 CV disponibili sia anche più brillante. Rispetto alla Kona che conosciamo non ha bisogno della grande calandra e cambia anche il disegno delle ruote, mentre la presenza del pacco batterie riduce il volume del bagagliaio a 332 litri.
Tucson: sempre sulla breccia grazie all’ibrido leggero
A completare l’offerta elettrificata di Hyundai troviamo la Tucson che abbina alla variante 1.6 CRDi, quindi all’unità 1.6 turbodiesel, un motorino d’avviamento da 16 CV ed una batteria agli ioni di litio da 48 volt e 0,46 kWh per dar vita ad un Mild Hybrid con recupero di energia in frenata e rilascio che poi viene sfruttata per dare man forte all’unità a gasolio in accelerazione e ai bassi regimi in modo da ottimizzare consumi ed emissioni. La Casa dichiara consumi migliorati dell’11%, tutto questo senza dover cambiare stile di guida.