Il Gruppo tedesco nel capitale della Casa californiana che produce la Tesla Roadster. Obiettivo: sviluppare insieme le prossime vetture elettriche
Il Gruppo tedesco nel capitale della Casa californiana che produce la Tesla Roadster. Obiettivo: sviluppare insieme le prossime vetture elettriche
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Una relazione epocale, che interessa l’inventore dell’automobile e una delle più giovani aziende produttrici (nonché fra le prime a fabbricare in serie veicoli totalmente elettrici).
La Daimler, da oggi, possiede il 10 per cento del capitale della Tesla, l’azienda californiana salita agli onori della cronaca nell’estate del 2008 con il lancio della Roadster (la prima spider tutta elettrica della storia, una supersportiva realizzata in collaborazione con la Lotus, che si è occupata della progettazione della scocca) e, nelle scorse settimane, con l’annuncio del successo delle ordinazioni per la Model S, l’elegante berlina (anch’essa elettrica) che sarà messa in commercio nel 2011.
Con questa mossa, si può dire che la Daimler si sia assicurata un doppio vantaggio: una partecipazione più diretta nello sviluppo della tecnologia ad impatto zero, e un possibile parziale rientro dal 20 per cento della quota che deteneva nella Chrysler fino al mese scorso, e che dovette “abbandonare” per permettere al Marchio di Detroit di avviare il proprio piano di riorganizzazione con la Fiat e il Governo USA. Dal punto di vista della Tesla, si può ipotizzare che la presenza della Daimler possa fornire alla piccola azienda californiana il supporto tecnico di un grande Gruppo.
Va detto, in ogni caso, che l’entrata del Gruppo Daimler nella Tesla parte da un po’ più lontano di oggi, essendo le due fabbriche in partnership per lo sviluppo delle batterie al litio che equipaggiano i primi 1000 esemplari della smart elettrica, che utilizzano componenti Tesla; in più, il Gruppo tedesco è da tempo alla ricerca di un concreto sviluppo verso le tecnologie del litio. Lo scorso Marzo la Daimler aveva fondato la Deutsche Accumotive GmbH, una joint venture con la Evonik Industries per lo studio e la fabbricazione di batterie per usi automobilistici.
Dal 2007, una flotta di 100 smart ForTwo elettriche hanno svolto dei test nel tessuto metropolitano di Londra e, dalla fine del 2009, gli stabilimenti smart di Hambach, in Francia, inizieranno la produzione dei primi 1000 esemplari della smart elettrica di seconda generazione, che all’inizio sarà utilizzata per degli studi sulla mobilità dei veicoli elettrici (e-mobility Berlin ed e-mobility Italy), mentre le prime berline Mercedes elettriche vedranno la luce nel 2010.