Gli incentivi per le auto a basse emissioni sono sempre più vicini, tanto che il passaggio alla Camera potrebbe avvenire entro l’estate.
Gli incentivi per le auto a basse emissioni sono sempre più vicini, tanto che il passaggio alla Camera potrebbe avvenire entro l’estate.
Gli incentivi per l’acquisto di automobili elettriche, ibride e a basso impatto ambientale sono sempre più vicini, tanto che la legge che dovrà regolare l’erogazione dei fondi sta per approdare alla Camera in vista di una possibile approvazione che potrebbe avvenire entro l’estate per poi passare al Senato, affrontando l’ultimo scoglio prima della definitiva promulgazione.
Con l’arrivo dei finanziamenti si prevede un aumento della diffusione di questo tipo di veicoli, con la duplice conseguenza di dare un certo impulso a un mercato sempre più depresso e di migliorare la situazione ambientale dei grossi centri, quelli solitamente caratterizzati da alti livelli di inquinamento.
Il testo attuale è differente da quello originale presentato qualche tempo fa e prevede l’erogazione di fondi per 140 milioni di euro all’anno per tre anni a partire dal 2013. I soldi saranno suddivisi fra 70 milioni per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica elettrica e per incentivare la ricerca delle tecnologie collegate e 70 milioni per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, di cui 5 milioni per le auto elettriche, 15 milioni per le ibride o per i mezzi che non emettono più di 95 g/km di CO2 e 50 milioni per l’acquisto di veicoli le cui emissioni dichiarate sono tra 95 g/km e 120 g/km di CO2.
Secondo Agostino Ghiglia, deputato del Pdl, membro della Commissione Ambiente e primo firmatario della proposta di legge per l’erogazione degli incentivi: “Oggi l’auto elettrica ha pari dignità rispetto a quelle tradizionali. Con 420 milioni di euro di incentivi in arrivo le vendite dovrebbero aumentare di 25-30 volte nel giro di pochi anni. La legge di cui io sono il primo firmatario, dopo due anni di passaggio nelle varie commissioni si appresta a essere votata dalla Camera. Al 90% andrà in votazione prima dell’estate”.
Soddisfazione è ovviamente espressa dalle associazioni ambientaliste per le intenzioni del Governo, come spiegato dal presidente nazionale di FareAmbiente, Vincenzo Pepe: “Sono molto soddisfatto che questa legge si appresti ad andare in porto perché se si avvierà un mercato della trazione elettrica, lo sviluppo tecnologico verrà da se, così come è stato per i cellulari. Credo che le auto green serviranno a rendere migliore l’aria nelle grandi metropoli sperando che con il tempo riescano a soppiantare i motori a scoppio. L’importante è iniziare”.
Se l’elargizione dei fondi andrà in porto, oltre ai veicoli elettrici e ibridi ne beneficeranno ovviamente anche i modelli a GPL e metano le cui emissioni rientreranno nei limiti massimi previsti dell’attuale disegno di legge.