Venerdì 7 settembre, a Rimini, sarà svelata “Emilia 3”, prototipo a energia solare tutto italiano che parteciperà al World Solar Challenge 2013.
Venerdì 7 settembre, a Rimini, sarà svelata “Emilia 3”, prototipo a energia solare tutto italiano che parteciperà al World Solar Challenge 2013.
Grazie all’energia solare, nella sfida mondiale allo sviluppo di tecnologie eco friendly per la mobilità c’è anche un po’ di Italia.
La sfida, in questo caso, ha il sapore dell’agonismo, e si svolge agli antipodi. Si tratta del World Solar Challenge, una “Cannonball Run” per veicoli elettrici che, ogni due anni, richiama in Australia la partecipazione di team provenienti da tutto il mondo, per ciascuno dei quali l’obiettivo è uno solo: coprire la traversata Darwin – Adelaide (3 mila km) nel minore tempo possibile.
Una sfida che, nei prossimi giorni, vedrà la presentazione ufficiale del team italiano che affronterà la prossima edizione del World Solar Challenge (in programma dal 6 al 13 ottobre 2013).
Venerdì 7 settembre, al Palacongressi di Rimini, sarà svelata “Emilia 3“, l’inedita vettura a energia solare realizzata dal Team Onda Solare. Il veicolo, in avanzata fase di realizzazione, rappresenta una profonda evoluzione di “Emilia 2“, vettura solare realizzata dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’Università di Bologna in collaborazione con un pool di aziende locali, che aveva concluso il World Solar Challenge 2011 in 17° posizione assoluta, a un’ora di distanza dai vincitori (“Tokai Challenger“, veicolo sviluppato dall’Università di Tokai, alla seconda vittoria consecutiva, che ha coperto il tratto Darwin – Adelaide a una media di 91,54 km/h).
Rispetto alla vettura precedente, “Emilia 3” si presenterà radicalmente aggiornata, nell’impostazione del telaio, nell’aerodinamica e nella parte elettrica.
“Emilia 3” sarà un veicolo a quattro ruote. La penetrazione dell’aria viene resa più fluida possibile attraverso tre inedite carenature, che si sommano all’ala centrale e al cupolino: una per le due ruote di sinistra e il pilota, le altre due carene “abbracciano” le ruote di destra.
La propulsione è affidata alla “motoruota“: un motore elettrico da 1300 W (sincrono a magneti permanenti con rotore esterno) racchiuso all’interno di ciascuna ruota: anche questo concetto è ispirato da un esperimento del lontano passato: la soluzione che Ferdinand Porsche adottò per la Lohner del 1901, universalmente nota come la prima automobile “ibrida” della storia. In questo modo, si elimina la necessità di impiegare un cambio di velocità.
I motori elettrici di “Emilia 3” saranno alimentati da un pannello fotovoltaico composto da 400 celle al silicio, che consentono – secondo i tecnici di Onda Solare – una potenza superiore a 1400W.
“Emilia 3” viene progettata per mantenere una velocità di crociera di 80 km/h, giudicata ottimale per percorrere i 3000 km che dividono Darwin da Adelaide.