Il ministro dell’Ambiente Clini inaugura la fabbrica: «Gli incentivi normativi ci sono e sono molto efficaci, si può arrivare ad una svolta».
Il ministro dell’Ambiente Clini inaugura la fabbrica: «Gli incentivi normativi ci sono e sono molto efficaci, si può arrivare ad una svolta».
Si chiama Dany ed è la nuova vettura elettrica tutta italiana appena nata dalla collaborazione tra l’azienza romana Belumbury e l’Università di Camerino.
L’auto ha caretteristiche che la renderenno competitiva nel mercato della mobilità sostenibile: costi di gestione particolarmente contenuti (circa 2,50 euro per percorrere 200 km), autonomia di 190 km in città (grazie alla modalità “eco”, 150 km in modalità “race”), ricarica effettuabile da una comune presa elettrica domestica.
«È notevole che a Roma ci sia un gruppo di ingegneri che ha costruito auto elettriche che funzionano e hanno superato le procedure dell’immatricolazione», ha detto soddisfatto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, all’inaugurazione della fabbrica nella Capitale.
Dopo aver provato una delle vetture, Clini ha fatto il punto sulle “eco car”: «La crisi dell’auto in Europa e in Italia è nota e la mobilità elettrica può dare vantaggi ambientali ed energetici che riducono il fabbisogno di olio combustibile fossile e aiutano ad affrontare il tema della bilancia dei pagamenti relativo al settore energetico.
Le prospettive di mercato di questo prodotto di nicchia sono legate a un cambio di strategie europea e nazionale sulla mobilità, soprattutto sul ciclo urbano». In conclusione, ha affermato il ministro, «gli incentivi normativi ci sono e sono molto efficaci, se si decide che nel centro delle città si entra solo con auto elettriche e ibride si arriva ad una svolta».