Sviluppo dell’elettrificazione con un attento controllo ai costi; il nuovo pianale per vetture di segmento B e C permetterà un’autonomia fino a 650 km.
La prossima generazione di autoveicoli provvisti di sistema di alimentazione elettrificato verrà sviluppata su un’inedita piattaforma modulare, che sostanzialmente evolve i contenuti di engineering del pianale Emp2, “base di partenza” dei modelli che appartengono al segmento C ed al segmento D. Le medesime fasce di mercato individuate dai dirigenti Psa in ordine ad una nuova tecnologia di pianale, svelata dal colosso francese (e “promesso sposo” di Fca) contestualmente alla presentazione dei risultati finanziari del primo semestre, che – in uno scenario di notevolissima crisi globale causata dalla pandemia da Coronavirus e dalle altrettanto drammatiche settimane di lockdown – hanno visto Psa “tenere” in termini di redditività, e di prevedere un margine operativo corrente medio superiore al 4,5% relativamente al periodo 2019-2021.
Verso due pianali per la nuova gamma elettrificata
Dal 2023, la futura lineup di berline compatte, veicoli di segmento “medium” e SUV, destinati alla commercializzazione in diverse aree del mondo e provvisti di alimentazione “zero emission” e ibrida, faranno riferimento alla nuova piattaforma – battezzata eVMP, ovvero “Electric Vehicle Modular Platform” – che si inserisce in un programma di sviluppo che, entro il 2025, vedrà Psa evolversi gradualmente verso due pianali per autoveicoli 100% elettrici (funzionali, cioè, a supportare la mobilità elettrica di nuova generazione) dall’attuale engineering che si basa su due piattaforme multi-propulsione.
I primi dettagli
Sul fronte della modularità, ed in attesa di ricevere ulteriori dettagli, i “piani alti” Psa annunciano che la nuova piattaforma modulare eVMP potrà integrare gruppi batterie con capacità comprese fra 60 kWh e 100 kWh, frutto anche in questo caso di una standardizzazione dei moduli di propulsione, ed in grado di supportare fino a 250 kW (340 CV) di potenza massima, con trazione anteriore ed a quattro ruote motrici. Interessante anche il “range” di autonomia massima indicato per i veicoli elettrici che ne saranno sviluppati: da 400 a 650 km, ovviamente secondo i nuovi standard Wltp. Prima applicazione pratica, nel 2023, sarà un C-SUV.
Sarà condivisa con Fca?
L’annuncio relativo alla nuova piattaforma modulare elettrificata assume notevole importanza in quanto – se si tiene presente una strategia di sviluppo a medio termine – possibilmente funzionale alla fusione “au pair” con Fca, che confluirà nella nascita della nuova holding Stellantis e che i vertici Psa e Fiat-Chrysler Automobiles hanno fissato al primo trimestre 2021: la presenza di un pianale pronto ad essere utilizzato su nuovi modelli elettrici di fascia “compact” e “medium”, e per di più in varie configurazioni di carrozzeria, rappresenterebbe un ulteriore atout fra le proposte “next gen”.
Ottimizzazione dei processi e dei costi di produzione
Tecnicamente, indica Psa Groupe, la progettazione del nuovo pianale modulare eVMP attingerà a piene mani dall’attuale Emp2, che rappresenta appunto l’”ossatura” dei modelli Psa che appartengono ai segmenti C e D: in questo modo, l’engineering farà affidamento a tecnologie collaudate, con evidenti vantaggi in termini di ottimizzazione delle risorse per ricerca e sviluppo. Ad esempio, i processi di assemblaggio negli stabilimenti potranno essere aggiornati attraverso fasi di integrazione nelle fasi di produzione, senza dunque dover sostenere ingenti costi di adeguamento delle linee produttive.