In Italia le auto ecologiche rappresentano solo il 4,6% del totale. Quagliano (Centro Studi Promotor): “Gli incentivi siano duraturi”
In Italia le auto ecologiche rappresentano solo il 4,6% del totale. Quagliano (Centro Studi Promotor): “Gli incentivi siano duraturi”
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Nel nostro Paese soltanto il 4,6% dei 36 milioni di autovetture circolanti è ecologico (metano, gpl, ibride ed elettriche). A rivelarlo è il direttore del Centro Studi Promotor Gian Primo Quagliano, in occasione del workshop sul metano per autotrazione svoltosi alla Fiera del Levante di Bari con il sostegno dell’Eni.
Una percentuale troppo bassa che spinge il direttore ad affermare: “Gli incentivi all’acquisto di eco-veicoli, cosi come quelli destinati alla trasformazione a gas, dovrebbero diventare permanenti“. L’obiettivo è la riduzione delle emissioni inquinanti provenienti dai 34.424.000 di veicoli ad alimentazione tradizionale che oggi circolano per le strade italiane e che non può essere ottenuta soltanto attraverso gli incentivi alla rottamazione.
Attualmente infatti sono 15.625.000 le vetture, alimentate a benzina e diesel, che possono essere rottamate attraverso gli eco-incentivi (cioè quelle immatricolate fino al 31 dicembre 1999, così come voluto dal Governo). Secondo Quagliano quindi occorre “perseguire e incentivare il processo di trasformazione verso l’alimentazione a gas che da diversi anni beneficia di sostegni pubblici però sempre e comunque limitati nel tempo“.
“Alcune case automobilistiche – continua Quagliano – da qualche anno offrono vetture nuove omologate per alimentazione sia a benzina che a gas e, in qualche caso, anche solo per l’alimentazione a gas. Le vetture omologate a gas, unitamente alle ibride e alle elettriche godono dal 7 febbraio di incentivi particolarmente generosi che difatti hanno portato le immatricolazioni di questo tipo di vetture a crescere del 170% su base annua nei primi otto mesi del 2009, a quota 263mila. E la previsione è di chiudere l’anno a 400mila ecoveicoli”.
Da qui la necessità di rinnovare gli incentivi per il 2010 rendendo permanenti quelli per le auto ecologiche. A dimostrazione di questa tesi, viene l’esempio di Paesi come Germania e Francia che hanno investito in modo più energico nel sostegno alla domanda di autoveicoli ottenendo risultati migliori rispetto all’Italia.
Quagliano quindi ha auspicato l’estensione degli incentivi all’intera offerta commerciale di auto (così come avviene in Germania), e l’introduzione di misure per il sostegno del mercato delle vetture aziendali, oggi profondamente in crisi. In che modo? Rendendo ad esempio integralmente detraibile l’Iva sugli acquisti di autovetture fino al 31 Dicembre 2010.