I vertici di Citroen Italia analizzano lo stato dell’arte dello sviluppo della mobilità elettrica, che ai veicoli a batteria aggiunge ora l’importante traguardo del primo modello fuel cell a idrogeno consegnato ad un’azienda cliente.
Oltre all’alimentazione elettrica a batteria, c’è lo sviluppo dei sistemi fuel cell. Ecco, in estrema sintesi, il percorso evolutivo intrapreso da Citroen all’inizio del 2019 e via via portato avanti fino ad arrivare, in tempi recenti, con la presentazione della mobilità a idrogeno, che trova una prima applicazione a bordo di Citroen e-Jumpy Hydrogen, del quale è stato consegnato il primo esemplare. Si tratta, nella fattispecie, di un’unità di pre-serie, assegnata al Gruppo francese Suez, azienda cliente di primo piano.
La concretizzazione di questo importante traguardo segna un ulteriore passo in avanti nei programmi di elevata elettrificazione impostati da Citroen, vale a dire all’insegna della tecnologia e del comfort, le principali peculiarità che caratterizzano da sempre il marchio francese e vanno ad arricchire il “new deal” della e-mobility.
Uno scenario in continua evoluzione
L’attuale livello tecnologico dei sistemi di alimentazione a basse (e del tutto assenti) emissioni allo scarico è stato analizzato da Marco Antonini (Country manager di Citroen Italia) ed Alessandro Musumeci (responsabile Marketing della filiale italiana del Double Chevron) in occasione di un meeting online con la stampa specializzata.
L’incontro ha permesso ai vertici di Citroen Italia di ribadire i punti fermi del criterio osservato dal marchio francese (che nel 2019 aveva festeggiato i cento anni dalla fondazione, e nello stesso periodo aveva ufficialmente dato il via all’elettrificazione “new gen”) come osserva Marco Antonini:
“Viviamo in un contesto in continua evoluzione. Da parte nostra, è essenziale il rispetto delle esigenze degli utenti: attenzione all’ambiente, sviluppo di formule di mobilità accessibile, garanzia di un’esperienza di guida serena e semplice soprattutto in ambito urbano. Per questo, prevediamo che nel 2025 più del 30% dei veicoli venduti a marchio Citroen saranno elettrici ed ibridi plug-in, e nel 2030 questo valore percentuale aumenterà di due volte e mezzo, fino a superare il 70%”.
Una gamma che risponde a tutte le esigenze
“Base di partenza” per l’offerta 100% elettrica e Plug-in Hybrid, indica Alessandro Musumeci, è un approccio che tiene conto delle più varie fasce di età e di utilizzo del veicolo: dai più giovani alle famiglie, fino ai professionisti. Per questo, la lineup BEV e PHEV di Citroen è quanto mai ampia, ed interamente all’insegna delle caratteristiche di comfort a bordo (qui ribattezzate “e-Comfort”) che si riassumono negli atout zero emissioni, zero rumore, zero odori, zero vibrazioni, zero cambi marcia: dalla minuscola AMI, guidabile a 14 anni e già proposta anche in versione commerciale per il piccolo trasporto urbano (oltre 400 litri di carico utile), ad E-C4, a C5 Aircross Hybrid Plug-in, alla novità C5X Plug-in, fino alla gamma di Veicoli commerciali, con E-Berlingo, E-Jumpy e l’altra “big news” E-Jumpy Hydrogen.
Proseguire con lo sviluppo delle infrastrutture
Per quest’ultima, che richiama una delle più recenti evoluzioni green, cioè l’alimentazione fuel cell, il responsabile Marketing di Citroen Italia indica quali potranno essere i programmi di approvvigionamento da parte dei clienti:
“Per la rete di rifornimento dell’idrogeno in Italia siamo, come tutti gli altri marchi, in fase embrionale. È chiaro, in ogni caso, che lo sviluppo delle infrastrutture seguirà un percorso analogo già messo in atto per i network di colonnine pubbliche”.
Notevoli investimenti
L’evoluzione “zero emission” si muoverà, in effetti, su più percorsi paralleli: se l’idrogeno costituisce l’espressione più avanzata del “new deal” per Citroen, la tecnologia delle batterie resta in fase di pieno sviluppo:
“Citroen continuerà ad investire in maniera notevole su engineering e produzione di batterie, anche grazie alle nuove Gigafactory di Stellantis in Europa e negli USA, così come in termini di prestazioni, vale a dire autonomia e tempi di ricarica”, osserva Musumeci.
BEV e PHEV: le autovetture
- Citroen Ami, proposto anche in configurazione Cargo. il minuscolo veicolo elettrico da 75 km di autonomia del “Double Chevron”, già premiato da buoni risultati di mercato (oltre 4.000 le unità ordinate in Italia) è particolarmente indicato per gli utenti singoli, per i più giovani (può essere guidata anche a 14 anni essendo omologata come ciclomotore) e professionali, è ordinabile online, offre diverse soluzioni di vendita e di possesso (anche a noleggio ed in leasing). “Molto presto – annuncia Marco Antonini di Citroen Italia – saranno proposti ulteriori livelli di personalizzazione”;
- Citroen e-C4. La “segmento C” alimentata con una batteria da 50 kWh per 357 km di autonomia che, indicano i manager della filiale nazionale, “Incarna il massimo dell’approccio ‘e-Comfort’ secondo Citroen”, è attualmente al terzo posto nella propria fascia di mercato: per la precisione, una Citroen C4 su quattro fra quelle vendute appartiene, appunto, alla lineup 100% elettrica;
- Citroen C5 Aircross Hybrid Plug-in, che può a buon diritto essere definita come il modello da cui nel 2019 ha preso il via il programma di elevata elettrificazione Citroen, garantisce 55 km “veri” di percorrenza a zero emissioni, e la funzione “E-Save” che consente il mantenimento della carica della batteria per una fase successiva di guida (come, ad esempio, in un contesto urbano durante un viaggio);
- Citroen C5X Plug-in Hybrid, in arrivo nelle concessionarie italiane all’inizio del 2022. Ovvero: il (gradito) ritorno del marchio francese nel segmento D, per di più con un modello volutamente “fuori dagli schemi” ed all’insegna dell’innovazione nei contenuti, sulle orme – per intenderci – di Traction Avant, DS, CX, XM, Xantia, C6 e C5. Citroen C5X Plug-in Hybrid, provvista di un modulo di propulsione da 225 CV complessivi, offre 55 km reali di autonomia in elettrico garantiti dalla batteria agli ioni di litio da 11,8 kWh di capacità, ricaricabile in un tempo che varia fra 2 e 7 ore.
BEV (e anche fuel cell): i veicoli commerciali
La lineup “professional” di Citroen, indicano il Country manager ed il responsabile Marketing della filiale italiana, mantiene una promessa fatta nel 2020: quella, cioè, di garantire una versione elettrica per l’intera gamma.
- Citroen e-Berlingo, in grado di ospitare fino a sette persone, proposto in due versioni di lunghezza (M da 4,4 m; XL da 4,75 m) per una lunghezza di carico che raggiunge 3,05 m, 775 e 1.050 litri di capienza utile del vano di carico nelle versioni 5 posti, e fino a 280 km con una singola carica della batteria;
- Citroen e-Jumpy, declinato anche nella configurazione per trasporto persone (fino a nove posti a sedere) e-SpaceTourer, è disponibile nelle due versioni con batteria da 50 kWh (fino a 230 km di autonomia a ciclo WLTP) e 75 kWh (330 km di percorrenza con un “pieno” di energia, sempre secondo gli standard di omologazione WLTP);
- Citroen e-Jumper, pronto ad esordire nelle concessionarie (primo trimestre 2022), viene proposto in quattro versioni di lunghezza (4,96 m per L1; 5,41 m per L2; 6 m per L3; 6,36 m per L4) su tre configurazioni di interasse (3.000 mm, 3.450 mm e 4.035 mm), medesimo volume utile di carico dei modelli a combustione (da 8 metri cubi a 17 metri cubi), e sistema di alimentazione elettrico da 136 CV-260 Nm con due differenti modelli di batteria: 37 kWh di capacità utile (117 km di autonomia) e 70 kWh (per le versioni L3 ed L4) che offre fino a 224 km di percorrenza. La ricarica può essere effettuata con una presa domestica, mediante Wallbox con il cavo Tipo 3, oppure (cavo Tipo 4) mediante un “hub” fast charge (in questo caso, l’80% di energia viene raggiunto in circa un’ora);
- E-Jumpy Hydrogen. Rappresenta l’ultimo step (in ordine di tempo) di un percorso evolutivo che, nel settore dei Veicoli commerciali nell’orbita Stellantis, ha avuto le prime espressioni con i marchi Opel e Peugeot. Il furgone fuel cell del “Double Chevron”, svelato a giugno 2021, è ufficialmente realtà, con la consegna del primo esemplare alla flotta della società transalpina Suez Group. Le peculiarità di progetto sono improntate a mantenere l’elevata versatilità di impiego del corrispondente modello endotermico: due lunghezze disponibili (M, da 4,95 m di sviluppo in senso longitudinale; ed XL, da 5,30 m); gruppo propulsore già “collaudato” (il motore elettrico 136 CV-260 Nm) qui alimentato con un sistema fuel cell da 45 kW che si compone di tre serbatoi da 4,4 kg complessivi per l’idrogeno, ed una batteria da 10,5 kWh di capacità. L’autonomia è di oltre 400 km (50 km con il solo utilizzo della batteria agli ioni di litio, a sua volta ricaricabile con il sistema Fuel Cell oppure, a corrente alternata, fino ad 11 kW). Un rifornimento completo di idrogeno richiede appena tre minuti.