La tecnologia a celle di combustibile di GM si chiama Hydrotec e promette di ricaricare un’auto elettrica in 20 minuti, ma è adatta anche ad altri scopi.
Di solito la disputa è tra le auto elettriche e quelle ad idrogeno, ed è chiaro che ci sono dei pro e dei contro per l’una e l’altra tecnologia, così come è ormai evidente che le vetture a batteria hanno preso il sopravvento con buona parte dei costruttori impegnati a sviluppare e proporre modelli EV in continuità. Quindi, alla General Motors è venuta un’idea: utilizzare l’idrogeno per i punti di ricarica.
La tecnologia Hydrotec consente ricariche in soli 20 minuti
Nello specifico, GM sfrutta la tecnologia a celle di combustibile per le stazioni di ricarica, in questo modo promette di poter fare il pieno d’energia ad una vettura elettrica in appena 20 minuti. Quindi, facendo due conti, la ricarica superfast di una Porsche Taycan con colonnine a corrente continua in grado di erogare 270 kW avviene in meno di 30 minuti da 0 fino all’80% della batteria, mentre con quelle ad idrogeno di GM questo tempo viene decisamente abbassato, anche se non è chiaro quale sia la potenza di questa tecnologia di approvvigionamento energetico, né quale possa essere la tempistica richiesta per un’auto elettrica più comune e meno performante della Taycan anche a livello di ricarica.
Generatori adatti agli usi più disparati
Sappiamo tutti quanto sia importante l’elettricità e che, allo stato attuale, ci sono zone in cui la rete elettrica non arriva, per cui questi generatori, relativamente semplici da trasportare, potrebbero essere adattati a diverse necessità. Inoltre, potrebbero fornire energia a corrente continua in territori in cui non ci sono punti di ricarica per i veicoli elettrici. In questo modo anche una stazione di servizio comune potrebbe essere arricchita con colonnine rapide in modo da offrire una possibile ricarica alle auto elettriche di passaggio. Con la tecnologia Hydrotec possono essere forniti anche i campi militari per agevolare gli spostamenti dei soldati anche nelle terre più ostili. Ma non è tutto, perché questa tipologia di generatori può gradualmente sostituire quelli a combustibile fossile, inquinanti e rumorosi, ma necessari, sui set cinematografici, o negli eventi all’aperto in genere.
500 generatori negli USA entro il 2025
GM fa sul serio, così, mediante la partnership con Renewable Innovation, entro la fine del 2025 conta di installare 500 generatori in 500 stazioni di servizio distribuite negli Stati Uniti. Si tratta di un inizio ma la cosa potrebbe prendere piede e favorire la transizione energetica del comparto automotive.