Notevole accelerata di mercato per il marchio californiano: +70% nel terzo trimestre. Per la fine dell’anno si attendono 80.000 consegne.
Notevole accelerata di mercato per il marchio californiano: +70% nel terzo trimestre. Per la fine dell’anno si attendono 80.000 consegne.
Riuscirà Tesla a chiudere il 2016 tenendo fede alle 80.000 consegne pronosticate da Elon Musk nei mesi scorsi? L’analisi del terzo trimestre potrebbe dare ragione a quanto il fondatore del marchio californiano aveva dichiarato all’nizio di quest’anno.
In effetti, la prima metà del 2016 era trascorsa, per Tesla, un po’ “sotto tono”. I primi tre mesi dell’anno avevano, infatti, totalizzato 14.810 delibere. Su livelli analoghi, il secondo trimestre aveva fatto registrare 14.402 consegne. Terminato giugno, sembrava poco probabile che l’azienda californiana potesse riuscire a raggiungere il target preventivato.
Ed ecco l’analisi del terzo trimestre: Tesla, sulla scorta delle novità introdotte nelle scorse settimane (la Gigafactory nel deserto del Nevada, un nuovo assetto logistico, un supporto più accurato da parte delle aziende fornitrici) ha chiuso il terzo trimestre facendo segnare il proprio personale record nelle vetture in consegna: 24.500 unità. Il che, in altri termini, vuol dire un aumento del 70%.
Più nel dettaglio, il periodo 1 giugno – 30 settembre 2016 ha visto Tesla concludere ordinazioni per 15.800 unità della berlina premium Model S e 8.700 esemplari della recentissima Suv Model X (che ha già debuttato in alcuni mercati europei).
Alla fine di settembre, il totale veicoli consegnati da Tesla ai propri clienti ammonta a 53.712 unità dall’inizio dell’anno: per il raggiungimento della “quota 80.000”, mancano all’appello poco più di 26.000 consegne (per la precisione: 26.288). Non è detto che Elon Musk non ce la faccia, tanto più che per ottenere il monte – delibere totalizzato negli ultimi tre mesi Tesla ha spremuto il più possibile le proprie linee di montaggio.
Il totale produzione, in questo senso, ammonta a 25.515 unità. In più, c’è da tenere conto di circa 5.500 esemplari conteggiati già per il quarto trimestre 2016. Entro il 31 dicembre, a conti fatti, per agguantare il traguardo delle 80.000 consegne sarebbe sufficiente deliberare poco più di 20.000 nuove Tesla: un’impresa tutt’altro che impossibile, a giudicare dal positivo riscontro dei mesi più recenti e tenuto conto che, storicamente, le ultime due settimane dell’anno spesso coincidono con un generale “boost” nelle vendite e nelle consegne.
Tesla sta dunque preparandosi il terreno per il “big deal” annunciato da tempo? Staremo a vedere: è chiaro che la quota di 500.000 vendite all’anno annunciate da Elon Musk all’inizio della scorsa primavera, al momento della presentazione di Tesla Model 3, rappresenta un obiettivo fra i più ambiziosi nella recente storia dell’auto. Il tempo dirà se la ormai celebre dichiarazione di Musk sia stata un’operazione promozionale per aumentare l’aspettativa nei confronti della imminente compatta elettrica extended range, che in Italia arriverà all’inizio del 2018. È certo, in ogni caso, che i progetti Tesla hanno contribuito a velocizzare i piani di sviluppo della mobilità elettrica da parte di alcuni big player del comparto automotive: il Salone di Parigi e la “rivoluzione francese” all’insegna delle nuove soluzioni eco friendly, sembrano dimostrarlo.