Concreti incentivi e una favorevole distribuzione dei centri abitati: così la Norvegia è in testa in Europa per vendite di auto elettriche ed ibride.
Concreti incentivi e una favorevole distribuzione dei centri abitati: così la Norvegia è in testa in Europa per vendite di auto elettriche ed ibride.
La “rivoluzione green” annunciata dal Governo norvegese l’anno scorso, con il progetto di immatricolare soltanto auto elettriche dal 2025, aveva profondamente colpito l’opinione pubblica. Adesso, dal Paese scandinavo arrivano i dati che ufficializzano la notevole diffusione delle auto a zero emissioni. E la notizia clamorosa è che, per la prima volta, le auto a basse (o del tutto assenti) emissioni immatricolate a gennaio sono state più di quelle “tradizionali” a combustione interna.
Nello specifico, come riferisce l’Osservatorio norvegese sul traffico (Information Council for the Road Traffic – OFV), le auto elettriche e ibride immatricolate in Norvegia dal 1 al 31 gennaio sono state il 51,4% del totale (rispettivamente: 33,8% ibride, 17,6% elettriche), contro il 48,6% fra autovetture a benzina e gasolio.
Di più: secondo la Norwegian EV Association, nel Paese risiede la più elevata concentrazione europea di autovetture a zero emissioni: le auto elettriche, in Norvegia, nel 2016 hanno raggiunto e superato quota 100.000 unità. È un quantitativo decisamente alto, se si tiene conto che il Paese scandinavo conta 5.200.000 abitanti.
Il boost dell’auto elettrica viene confermato dall’analisi dei dati sull’immatricolato: sempre sulla scorta del consuntivo elaborato dall’Information Council for the Road Traffic, nel 2016, in Norvegia, l’incidenza delle auto elettriche vendute (più di 62.000 unità) ha raggiunto il 40,2% sul totale, con una crescita del 39,6% rispetto al 2015.
Nella sola Oslo, comunica un recente rapporto elaborato a Washington dall’ICCT (International Council on Clean Transportation), il 2016 ha fatto segnare il 27% di auto elettriche sul totale delle nuove immatricolazioni: un valore percentuale che pone la capitale norvegese al primo posto in Europa e nel mondo. A una certa distanza, infatti, seguono Utrecht (15% di auto elettriche sull’immatricolato nel 2016) e Shanghai, con l’11%: anche la Cina, in virtù di un’aggressiva politica di incentivo verso nuove forme di propulsione “green” dove sull’acquisto di auto elettriche vengono erogati bonus fino a un equivalente di circa 7.000 euro, rappresenta una delle nuove frontiere della mobilità eco friendly: lo dimostrano le 41.000 auto elettriche vendute l’ano scorso nella capitale cinese.
Il “miracolo” norvegese è dettato da un assoluto rispetto verso l’ambiente? In realtà, la situazione norvegese può essere considerata “felice”, per le vendite di auto ibride ed elettriche, anche sulla base di determinate caratteristiche di territorio e concentrazione dei centri abitati. Una ampia fetta di popolazione, in Norvegia, risiede nella capitale Oslo e in un raggio di un centinaio di km dalla stessa. Se a questo si aggiunge il fatto che sul territorio norvegese si trova la presenza più elevata di colonnine per la ricarica al mondo, è facile comprendere come, in virtù di percorrenze chilometriche quotidiane relativamente brevi, l’acquisto di un’auto elettrica (o ibrida) possa costituire un buon affare. A questo occorre aggiungere una serie di incentivi correlati (ricariche e parcheggi gratuiti, libertà di accesso nelle aree centrali delle città e di circolazione sulle corsie bus) che si contrappongono alle imposte alle quali vengono soggette le auto benzina e diesel.