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Smog: l'esempio viene da New York

Di Andrea Barbieri Carones
Pubblicato il 3 mar 2010
Il sindaco Michael Bloomberg prepara una rivoluzione del traffico privato, con strade pedonali, nuovi tram, nuovi bus e nuove metropolitane

Il sindaco Michael Bloomberg prepara una rivoluzione del traffico privato, con strade pedonali, nuovi tram, nuovi bus e nuove metropolitane

Sembra partita una gara fra le metropoli del mondo per adottare soluzioni al problema inquinamento. Se Londra e Milano hanno introdotto il pedaggio per entrare in centro, Parigi e molte altre città hanno proposto le biciclette da affittare.

In questa mai dichiarata competizione, non poteva mancare New York, il cui sindaco Michael Bloomberg ha in mente una rivoluzione del traffico che porterà all’emarginazione delle auto private dalle sue avenue “nord-sud” e dalle sue street “est-ovest”: dopo l’istituzione dell’isola pedonale a Times Square, il centro della Grande Mela, si pensa ora a ripetere l’esperimento in altre zone di Manhattan, grazie anche al sostegno di commercianti e cittadini che sembrano apprezzare l’iniziativa dopo un’iniziale ritrosia.

Nella parte sud dell’isola, a due passi da Wall Street, potrebbero essere chiuse Fulton Street e Nassau Street, mentre poco più a nord, potrebbero essere riservate ai pedoni Finn Square e Astor Place, nei pressi dei campus della New York University. Addirittura un tratto di Broadway, nella zona del Columbus Circle, potrebbe essere chiusa al traffico veicolare per facilitare l’accesso ai teatri. Altre strade, invece, potrebbero essere riservate ai soli autobus.[!BANNER]

Contemporaneamente, stanno per partire i taxi collettivi, di cui in Italia si parla da tempo. Potrebbero vedere la luce nei pressi di stazioni ferroviarie o di autobus a lunga percorrenza ed essere abilitati a caricare più clienti per diverse destinazioni.

Il piano di Bloomberg pensa anche alle biciclette, con posteggi in cui se ne possano affittare un totale di 10.000 e piste ciclabili per garantire la sicurezza e per non scontararsi con le auto e con i nuovi tram che l’amministrazione di New York vuole riportare sulle strade cittadine. In America, naturalmente, tutto è pensato in grande: la prima linea potrebbe circondare tutta Manhattan ed essere lunga circa 100 km, in modo da rappresentare un’alternativa alla metropolitana, che si sta per arricchire di una nuova linea e per raccogliere i passeggeri delle linee di traghetti tra un quartiere e l’altro, che verranno potenziate con maggiori frequenze e nuove linee.

In futuro, il traffico automobilistico presente oggi 365 giorni l’anno potrebbe essere solo un ricordo immortalato fino a oggi da numerosi film. 

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