Le autorità dei Paesi Bassi hanno aperto un’inchiesta in seguito alla diffusione dei risultati di alcuni test su strada effettuati dalla motorizzazione locale.
L’autorità giudiziaria olandese ha aperto un’inchiesta su presunte emissioni truccate relative ai modelli Jeep Grand Cherokee e Suzuki Vitara. Secondo quanto riportato da Reuters, la decisione della magistratura del Paese nord europeo è stata presa in seguito alla diffusione dei dati sui test su strada effettuati dalla motorizzazione locale denominata RDW.
I test condotti dalla RDW sono partiti dopo lo scoppio della scandalo dieselgate che ha travolto il Gruppo Volkswagen e si sono svolti tramite la misurazione delle emissioni degli ossidi di azoto (NOx) durante condizioni di guida reali. Il risultato di questi test ha fatto emergere una discrepanza rispetto ai dati riportati dalle prove fatte in laboratorio.
Le verifiche sono state fatte su ben 16 Case automobilistiche internazionali con lo scopo di scoprire un’eventuale presenza di software realizzati per la regolazione dei dispositivi di trattamento dei gas di scarico. Dagli accertamenti non è emerso l’uso di “defeat device” illegali, ma è stato appurato l’utilizzo di soluzioni che intervengono sulle emissioni “senza la necessità di proteggere il motore”.
Dei 16 costruttori controllati, ben 14 hanno risposto in maniera più che soddisfacente alle richieste di chiarimento relative all’uso di software dedicati alla protezione dei propulsori, mentre Jeep e Suzuki hanno evidenziato alcune carenze.
Per risolvere questa annosa questione, la Casa automobilistica americana e quella giapponese hanno proposto alcune soluzioni che riguarderebbero delle modifiche da applicare ai motori interessati. Il richiamo dovrebbe riguardare ben 8mila Suzuki Vitara che risultano circolanti nei Paesi Bassi, mentre la soluzione proposta dal Gruppo FCA (Fiat-Chrysler) per i pochi esemplari della Grand Cherokee che risultano circolanti in Olanda deve ancora essere valutata dalla motorizzazione olandese.
Ricordiamo che la RDW non ha l’autorità di redigere sanzioni e punire nessuno, quindi eventuali decisioni in questo senso saranno prese, se necessario, dalla autorità competenti dello stato olandese. Secondo quanto dichiarato dal Presidente della RDW, è la prima volta che i Paesi Bassi effettuano un’indagine di questo tipo. Se il problema emissioni riguardanti Jeep e Suzuki dovesse allargarsi e riguardare altri paesi europei, secondo le stime le vetture interessate sarebbero ben 27mila per il Costruttore yankee e ben 42mila per quello nipponico.