La compatta MPV di Opel diventa un veicolo di ricerca sulla mobilità a impatto zero, finanziato dal governo tedesco
La compatta MPV di Opel diventa un veicolo di ricerca sulla mobilità a impatto zero, finanziato dal governo tedesco
Opel sta mettendo a punto tre prototipi elettrici basati sulla piccola MPV Meriva, come veicoli di ricerca per partecipare al progetto MeRegioMobil E-Mobility, finanziato dal ministero tedesco dell’Economia e che ha come obiettivo quello di integrare i veicoli elettrici a una rete di stoccaggio intelligente (smart grid).
La Meriva EV è spinta da un propulsore elettrico asincrono a tre fasi che sviluppa 60 kW (82 CV) e una coppia di 215 Nm che spingono la vettura a una velocità massima di 130 km/h, autolimitata.[!BANNER]
L’alimentazione dell’unità elettrica è affidata a una batteria a litio ricaricabile attraverso la normale rete domestica da 220 V in circa 3,5 ore, oppure da una rete trifase da 400 V che permette la ricarica completa in una sola ora. Il sistema è stato progettato in modo che la Meriva possa “comunicare” con una rete elettrica intelligente che dispone di energia rinnovabile, come l’eolica o la solare.