I tre colossi automotive giapponesi creano una nuova realtà di engineering: è EV C.A. Spirit e sfrutterà le competenze di ciascuna azienda per la realizzazione di piattaforme comuni relative allo sviluppo di nuovi modelli a zero emissioni.
Normative sempre più stringenti riguardo alla futura circolazione degli autoveicoli a “tradizionale” combustione interna (la “quota 95” k/km di CO2 fissata nei Paesi UE al 2021, ad esempio); politiche via via più rigorose per l’abbattimento dei gas ad effetto serra; e ancora, come conseguenza industriale, progetti relativi allo sviluppo di nuove tecnologie powertrain in grado di adeguare il panorama automotive a medio-lungo termine al mutamento di scenario che le principali Nazioni mondiali hanno da tempo iniziato ad impostare.
Nasce dallo studio di queste esigenze un accordo di programma siglato in queste ore fra Mazda, Toyota e Denso: tre colossi dell’industria giapponese – due major nella produzione di autoveicoli, e il big player nella ricerca e sviluppo componenti hi-tech di primo equipaggiamento e aftermarket – relativo allo studio congiunto di innovative tecnologie-base per una nuova famiglia di veicoli elettrici. Di più: la necessità di operare in partnership ha suggerito ai vertici della “big three” giapponese l’istituzione di una nuova factory (EV C.A. Spirit Co. Ltd), costituita da tecnici e ingegneri provenienti dalle tre aziende, che possano garantire concretamente l’implementazione di progetti hi-tech dedicati al futuro a zero emissioni.
Più in dettaglio, la EV C.A. Spirit, la cui sede viene stabilita a Nagoya (terza città più importante del Giappone sul piano economico, e nella quale – relativamente alle società di trasporti e automazione – sono localizzati impianti produttivi di Toyota, Denso e Lexus, oltre ad una serie di realtà specializzate nella robotica e nell’ingegneria dei materiali) si avvale di un capitale iniziale di 10 milioni di yen, suddivisi fra Toyota con il 90% delle quote, Mazda e Denso con il 5% ciascuna. La forza lavoro conta, al momento dell’avvio dell’azienda, su circa 40 fra ingegneri, tecnici e impiegati. Presidente sarà Shigeki Terashi, già vice presidente esecutivo di Toyota Motor; direttori saranno Kiyotaka Ise, presidente di Lexus International e senior Managing officer per Toyota Motor, e Toshiyuki Mizushima, attuale presidente della Divisione Powertrain di Toyota; auditor è Tatsuro Ueda, responsabile della Divisione Corporate Strategy di Toyota.
Sul taccuino delle priorità, il ruolo della nuova realtà aziendale formata dalla partnership Toyota-Mazda-Denso si annuncia ambizioso: la realizzazione di tecnologie rivolte allo sviluppo di veicoli a zero emissioni, per coprire un ampio ventaglio di segmenti e tipologie di autovetture, in modo da offrire sul mercato in costante evoluzione un adeguamento flessibile alle esigenze tecnologiche.
In concreto, l’agreement Toyota-Mazda-Denso che confluisce nella creazione di EV C.A. Spirit, indica un comunicato Mazda, interesserà svariati settori di modello: dalle microcar alle berline di segmento superiore, dai veicoli commerciali ai SUV.
Ciascuna delle tre realtà coinvolte nel programma mette sul piatto i propri atout: la pianificazione dei prodotti in dotazione di Mazda e le sue competenze nello sviluppo di modelli computerizzati, le tecnologie elettroniche di Denso e la piattaforma di Toyota New Global Architecture (TNGA). Il tutto, partendo dallo sviluppo di un tipo di architettura in comune, per offrire – attraverso la standardizzazione della struttura di base di ciascun componente e una rigida organizzazione delle relative caratteristiche – lo sviluppo di un unico processo produttivo per nuovi autoveicoli, mantenendo nello stesso tempo elementi differenzianti fra loro.