Da una costola di Volvo sta per nascere il futuro elettrificato del marchio di Goteborg: nelle prossime ore sarà annunciato il primo modello eco friendly Polestar.
Nelle prossime ore, il comparto automotive hi-tech che, secondo le più recenti strategie messe in campo dai big player di settore fa sempre maggiore affidamento su sistemi di propulsione elettrificata, vedrà l’arrivo di un nuovo competitor. Si tratta di Polestar, l’inedito “sub-brand” (o meglio sarebbe definire “spin-off”) di Volvo, che prende il nome dalla Divisione high performance del marchio di Goteborg e che, nei mesi scorsi, era stata indicata dai “piani alti” Volvo quale realtà incaricata di portare avanti la futura produzione elettrica (o elettrificata) di Volvo.
Per domani, come indicato sulla homepage del sito Web corporate di Polestar, si attende una première relativa ai progetti futuri di “brand” indipendente da Volvo: le bocche sono cucite, i dettagli verranno anticipati in occasione del vernissage.
Ciò che contribuisce a destare la curiosità, dunque, è l’intero progetto hi tech impostato dal nuovo “brand”, unitamente al fatto che la presentazione avverrà in Cina. Ciò potrebbe suggerire due ipotesi: una collaborazione tecnica fra il reparto engineering di Polestar e le Divisioni di ricerca e sviluppo Geely (il colosso cinese attorno al quale dal 2010 orbita il marchio Volvo), oppure una previsione di ampliamento di mercato già rivolta verso la Cina, Paese fra i più avanzati relativamente alle politiche di incentivo e sviluppo dei sistemi di propulsione elettrica.
D’altro canto, in queste ore non si è a conoscenza certa dell’impostazione meccatronica che equipaggerà il primo modello a marchio Polestar. Una indiscrezione che diverse fonti Web hanno riportato (e che pubblichiamo anche noi, per dovere di completezza) indica che la prima Polestar sarà equipaggiata con un modulo powertrain elettrificato da 600 CV di potenza, e dal corpo vettura dichiaratamente sportivo: coupé a due posti più due, realizzata con un ampio utilizzo della fibra di carbonio per concorrere ad una significativa attenzione ai pesi in rapporto alle prestazioni (segnatamente l’efficienza del propulsore e l’autonomia di marcia): potrebbe essere una prefigurazione in chiave “stradale” della Volvo Concept Coupé ad alimentazione ibrida plug-in (motore 2.0 benzina turbo e volumetrico anteriormente; unità a zero emissioni collegata al retrotreno) da 400 CV complessivi, che venne svelata al Salone di Francoforte 2013 e, successivamente, al Salone di Tokyo dello stesso anno?
Nelle prossime ore se ne saprà di più. Tuttavia, la Volvo Coupé Concept del 2013 venne disegnata da Thomas Ingenlath, all’epoca vicepresidente della Divisione Design di Volvo e, all’inizio della scorsa estate (ovvero quando Volvo aveva comunicato l’imminente passaggio di consegne della futura produzione elettrificata al nuovo “brand”) indicato quale amministratore delegato Polestar. Un nuovo indizio, dunque.
Con l’annunciato arrivo sul mercato di Polestar (il cui debutto dovrebbe avvenire nel 2019), il nuovo marchio si pone quale obiettivo principale un ambizioso ruolo di competitor nei confronti della nuova produzione eco friendly hi-tech ibrida e 100% elettrica di segmento superiore Audi, Bmw, Jaguar, Mercedes e Porsche.