Henrik Fisker comunica l’avvenuto brevetto di una batteria allo stato solido, a basso impiego di cobalto, che promette 800 km di autonomia e un tempo brevissimo per la ricarica.
Riflettori puntati sull’imminente edizione 2018 del CES di Las Vegas: il Consumer Electronics Show vede, anno dopo anno, una presenza sempre più nutrita di big player del comparto automotive, a dimostrazione del legame via via più stretto fra innovazioni hi-tech e mobilità.
Non fa eccezione Fisker, che dalle prime indicazioni delle scorse settimane relative ad EMotion – prefigurazione di auto 100% elettrica “alto di gamma”, annunciata rivale di Tesla Model S – svela in queste ore l’annuncio relativo al deposito di un brevetto per una innovativa batteria, in grado di assicurare una elevata autonomia (si parla di 500 miglia con un ciclo di ricarica, corrispondenti ad 800 km) e che può “fare il pieno” di energia in appena un minuto. Più rapidamente di una “tradizionale” autovettura a motore termico, in pratica.
Una anticipazione rilasciata da Henrik Fisker (fondatore del marchio, già designer Bmw e Aston Martin, e all’inizio di questo decennio produttore della ibrida Fisker Karma) ai microfoni di Fox Business, rivela che il progetto riguarda un innovativo tipo di batteria “solid state”, con “Assenza di elettrolito liquido, dunque poco infiammabile, e a basso impiego di cobalto, che è un materiale piuttosto costoso”, e che comporterà, fra l’altro, un calmieramento ai costi delle batterie: di conseguenza, in una proiezione a più ampio termine, prezzi di vendita inferiori per le auto elettriche.
L’obiettivo, indica Fisker, è di arrivare “Entro quattro o cinque anni al pieno regime di questa nuova tecnologia per l’alimentazione delle auto elettriche”, tuttavia nel frattempo il ruolo di “collaudatori” potrebbe essere affidato ai diffusissimi device portatili.
Al CES di Las Vegas (la rassegna si svolgerà dal 9 al 12 gennaio 2018) potremmo dunque assistere ad un’anteprima “sul campo” di questa nuova tecnologia: ciò che è assicurato, è la presenza della EMotion “standard”, il cui debutto sul mercato è fissato per il 2019.
Alimentata con più “tradizionali” batterie al litio (o al grafene: per l’attuazione dei propri piani di rientro nel competitivo settore dell’auto elettrica, Henrik Fisker ha, a suo tempo, fondato una nuova azienda – Fisker Inc – insieme a una joint venture con Nanotech che prevede, fra le peculiarità tecnologiche, proprio l’alimentazione delle nuove auto elettriche con accumulatori al grafene), la imminente Fisker EMotion ha già fatto parlare di se per l’ampio ricorso di funzionalità hi-tech a bordo.
La nuova EMotion, infatti, dovrebbe portare in dote un tipo di guida autonoma di Livello 4 (codificazione data dalla SAE-Society of Automotive Engineers, relativa in questo caso ad un livello di guida autonoma che può fare a meno del conducente qualora i dispositivi di bordo siano in possesso di tutte le informazioni sul percorso e sull’ambiente circostante il veicolo).
Questo, in virtù dello sviluppo (preannunciato in un “tweet” all’inizio di ottobre) di un modulo di sensori LiDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) che dovrebbero costituire la componente sensoriale e operativa del veicolo.