Un piano ambizioso, che per il 2013 completerà l’installazione di 1300 colonnine. Il sindaco Johnson: “Londra capitale dell’auto elettrica”
Un piano ambizioso, che per il 2013 completerà l’installazione di 1300 colonnine. Il sindaco Johnson: “Londra capitale dell’auto elettrica”
Nella primavera del 2011 Londra avvierà la realizzazione di una vasta rete di stazioni di ricarica denominata “Source London”, un progetto destinato ai veicoli elettrici creato dal Dipartimento dei trasporti della metropoli, in collaborazione con le autorità locali.
Entro il 2013, ha indicato il sindaco Boris Johnson, nel tessuto urbano di Londra saranno funzionanti 1.300 colonnine: un risultato che, secondo lo stesso Johnson, “Conferirà a Londra il titolo di capitale internazionale della mobilità elettrica”.
Recentemente, Johnson ha confermato l’esenzione totale dal pagamento dei ticket di ingresso nella ZTL per i possessori di veicoli elettrici e a basse emissioni. In una dichiarazione pubblicata in questi giorni sul Telegraph, Johnson indica qual’è il piano di sviluppo della mobilità a zero (o bassissime) emissioni per Londra: “Siccome ogni Casa costruttrice, fra quelle principali, ha in programma lo sviluppo di almeno un modello elettrico entro i prossimi tre anni, il nostro obiettivo è di arrivare alla circolazione sulle nostre strade di almeno 100mila veicoli a zero emissioni, il più presto possibile”.
Un piano ambizioso, non c’è che dire: D’altro canto, il discorso del primo cittadino si può sintetizzare in questo modo: un recente rapporto redatto dalla holding bancaria HSBC ha stimato che, nel 2020, il valore globale del mercato dei veicoli elettrici nel 2020 sarà di 440 miliardi di sterline, per la maggior parte localizzato in Europa.[!BANNER]
Tuttavia, il progetto indicato da Johnson porge il fianco a qualche critica. Jenny Jones, del Green Party di Londra, osserva che il sindaco avrebbe destinato meno disponibilità economica allo sviluppo dell’elettrico rispetto a quanto indicato in precedenza: “Johnson – dichiara Jenny Jones – almeno un anno fa aveva prospettato la creazione di 25mila stazioni di ricarica. Adesso, al contrario, vediamo che quelle effettivamente realizzabili potranno essere, al massimo, un terzo di quelle promesse. Per le restanti infrastrutture, sembra che sarà necessaria l’approvazione di un nuovo disegno di legge”.