A margine del summit Nato di Lisbona, il presidente Usa Barack Obama ha provato l’auto elettrica Opel Ampera. E ne auspica la diffusione nel mondo
A margine del summit Nato di Lisbona, il presidente Usa Barack Obama ha provato l’auto elettrica Opel Ampera. E ne auspica la diffusione nel mondo
Dopo essere stato il primo cliente della Chevrolet Volt e aver concordato con il Congresso un ecoincentivo da 7.500 dollari (circa 5.000 euro al cambio attuale) per l’acquisto di un’auto elettrica, Barack Obama torna a far parlare di sè per la sua passione per le auto ad emissioni zero, di cui è sempre stato un forte sostenitore.
A margine del vertice Nato di Lisbona, l’inquilino della Casa Bianca si è messo alla guida di una silenziosissima vettura alimentata a batteria, guidata sotto i flash dei fotografi e le telecamere delle televisioni di tutto il mondo. Era una nuovissima Opel Ampera, esposta negli spazi del meeting internazionale.
Una volta terminata la prova su strada, il presidente Usa ha visionato l’auto e ha anche autografato il pannello posteriore dell’auto nel lato del conducente, cosa che sicuramente farà lievitare il prezzo di quel singolo esemplare.
“Quest’auto – ha commentato – è un esempio della tecnologia General Motors, che già gode di grande credito in Europa, dove si spera si possa consolidare. Sono sicuro che le emissioni zero siano le auto del futuro”.[!BANNER]
Obama, in un certo senso, ha parlato da proprietario del brand del Michigan, visto che è il Tesoro americano a detenere la maggioranza delle quote dopo aver salvato l’azienda dalla bancarotta a metà 2009.
Il presidente degli Stati Uniti ritiene che l’industria automobilistica made in Usa – ieri come oggi – possa fare da traino nel rilancio dell’economia e aiuti il Paese a svincolarsi dall’impiego del petrolio con un milione di auto elettriche o ibride circolanti sulle strade Usa nel giro di 5 anni.